
Pierlugi Di Santo, ex Ascoli, Astrea, Cisco Roma
CALCIO
La Lucchese che Matteo Brunori si appresta a guidare è paragonabile ad una casa vuota, con i soli muri. Per fortuna che il trentottenne imprenditore di Monterotondo, lavorando da anni nel campo edilizio, è un esperto del settore. Perché oggi la Lucchese è una scatola vuota, non c’è nulla.
Non c’è un campo di allenamento, a parte il Porta Elisa, non ci sono i palloni, non ci sono le divise da gioco. In pratica, la nuova proprietà dovrà mettere in piedi ed abbastanza in fretta, tutto quanto, partendo ovviamente dalla costituzione di una società, dalla ricerca di una sede, fino al nome dal dare alla squadra. C’è poi l’aspetto prettamente tecnico-sportivo, da ricostruire di sana pianta. E qui dovrebbe entrare in funzione uno che, oltre che di pallone, si intende di ricostruzioni come Sergio Pirozzi, ex sindaco di Amatrice, che avrà bisogno di un collaboratore, di un direttore sportivo di sua fiducia, che potrebbe essere quel Pierlugi Di Santo, ex Ascoli, Astrea, Cisco Roma, che assieme a Pirozzi ha vinto un campionato di serie D nel Rieti, nella stagione 2004-2005, con salvezza l’anno successivo in C2.
Il suo nome sta circolando negli ambienti della Capitale e dintorni da quando è uscita la notizia di Brunori e Pirozzi alla Lucchese. Vedremo se sarà, dunque Di Santo il diesse che assieme a Pirozzi costruirà la nuova squadra rossonera, che verosimilmente sarà composta da giovani provenienti dalle giovanili della Lazio e da altre realtà dilettantistiche della zona. Ma. Attenzione. Più i dirigenti e i ragazzi verranno da lontano e più aumenteranno le spese di gestione, perché servirà una foresteria, una serie di alloggi da prendere in affitto. Ma ci vorrà anche qualcuno che conosce le realtà giovanili locali e che possa quindi consigliare alla nuova proprietà dei giovanotti che abitano nella zona. Ecco perché, guidare una squadra, sia pure in di Eccellenza, partendo praticamente da zero, ma che abbia un minimo di ambizione, serviranno da 7 a 800mila euro. Se basteranno. Ma crediamo che Brunori e soci siano a conoscenza di queste cifre che ovviamente vanno prese col beneficio di inventario.
Ora aspettiamo soltanto che da Roma venga ufficializzata data e luogo della presentazione della futura compagine societaria. Infine, prima di rientrare a Ceccano, Denny Lunghi, l’altro competitor per rilevare la Lucchese ha scritto:"Desidero esprimere un sincero ringraziamento a tutte le persone che mi sono state vicine in questo mese così intenso e frenetico. Un ringraziamento speciale a Giacomo Lazzini e Stefano Cordeschi per la disponibilità e la professionalità dimostrate. Auguro alla nuova proprietà il meglio per il futuro, con l’auspicio che possa riportare quanto prima la Lucchese nel calcio che conta, attraverso scelte lungimiranti e investimenti concreti. Grazie ancora a tutti".
Emiliano Pellegrini