Lucchese, Lo Faso carica l’ambiente : "Serve la scintilla per risalire in classifica"

A tu per tu con l’Ad della Pantera: "Occorrono più convinzione nei propri mezzi e capacità di reazione da parte di tutto il gruppo"

Lucchese, Lo Faso carica l’ambiente : "Serve la scintilla per risalire in classifica"

Lucchese, Lo Faso carica l’ambiente : "Serve la scintilla per risalire in classifica"

Quattro chiacchiere con l’amministratore delegato della Lucchese, Ray Lo Faso, sul momento della squadra e del campionato.

Partiamo dalla squadra, che attualmente è quattordicesima in classifica. Una posizione non in linea con i programmi iniziali. E’ d’accordo?

"Chi ha visto tutte le partite deve convenire con me che la squadra ha raccolto meno di quello che ha… seminato per tutta una serie di motivazioni che sono difficili da interpretare. Credo che ci manchino 4-5 punti, con i quali saremmo in una posizione di classifica a giocarcela con le prime 7-8 formazioni del girone. E’ anche vero che oggi i numeri dicono che la Lucchese è in una posizione di classifica, diciamo “ibrida“, cioè non troppo lontana dalla zona play-off, ma nemmeno da quella play-out, che credo non ci appartenga".

Se le cose stanno così e stanno proprio così, come uscirne?

"Serve una scintilla quella che hanno avuto, ad esempio, squadre come il Rimini, la Torres oppure la Spal dell’ultimissimo periodo, che hanno trovato la forza di superare il periodo no. Quella scintilla che invece ancora non è scattata nella Lucchese. Mi auguro che la svolta arrivi a cominciare da domani a Pescara, dove ci aspetta una gara molto delicata e difficile. Per evitare l’attuale alternanza, è fondamentale riuscire a mettere insieme un filotto di risultati positivi".

Il campionato dei rossoneri è giunto ad un punto di svolta. Lei come lo vede?

"Sono d’accordo su un fatto che nel giro di tre partite ci giochiamo gran parte del nostro futuro. Domani a Pescara, poi la semifinale di Coppa Italia, quindi lo scontro diretto con il Rimini. Saranno tre gare cruciali, il cui esito ci farà capire quale piega prenderà il finale del nostro campionato. La squadra sa benissimo che il raggiungimento della finale di coppa Italia è un obiettivo al quale tiene in modo particolare il presidente e che potrebbe salvare in qualche maniera il resto della stagione".

Più fiducioso o più preoccupato per il cammino troppo altalenante della squadra?

"Per natura sono un ottimista e vedo il bicchiere mezzo pieno, ma non posso non riconoscere che davanti, le prime dieci della classifica stanno mantenendo un passo regolare rispetto al nostro che è troppo alterno e che dietro stanno spingendo molto e si sono avvicinate. Da una parte dobbiamo prenderne atto e regolarci di conseguenza, dall’altra non dobbiamo farci travolgere dagli eventi negativi, né tanto meno abbatterci di fronte alle difficoltà, come ad alcuni episodi sfortunati, che ci hanno accompagnato per tante partite, senza stare qui a ricordare le numerose traverse colpite o cose del genere. Quello fa ormai parte del passato. Oggi la squadra deve essere più cinica, più concreta, pensare soprattutto a mettere altri punti in cascina. Credo che serva, insomma, una maggiore convinzione nei propri mezzi e al tempo stesso la capacità di reazione da parte di tutto il gruppo".

Con una posizione di classifica che come abbiamo detto è “ibrida“, a questo punto la priorità è diventata la conquista della finale di coppa Italia?

"E’ ovvio che dobbiamo pensare sia a migliorare la classifica e rientrare quanto prima in zona play-off per rimanerci e al tempo stesso provare con forza a conquistare la finale di Coppa, per dare una soddisfazione al nostro presidente. Due obiettivi che ritengo siano alla portata dalla Lucchese, ma per raggiungerli dovremo remare tutti nella stessa direzione".

Emiliano Pellegrini