Francesco Meucci
Quando la politica sposta l’attenzione
dal generale al personale a rimetterci sono soprattutto i cittadini. Per carità qualcuno si divertirà pure a leggere certi post sui social, altri si appassioneranno all’iter burocratico – senz’altro complesso – di una pratica edilizia e altri gioiranno (o si dispiaceranno) nel sapere che un ex consigliere di opposizione, oggi assessore, è stato condannato a risarcire un ex assessore oggi consigliere di opposizione (pare uno scioglilingua, ma non è). Noi preferiremmo parlare anche di altro. Per esempio del futuro di piazza Anfiteatro, la cui deriva da luogo della collettività a ‘mangificio‘ a uso e consumo dei turisti preoccupa non poco, soprattutto se letto in controluce al boom turistico della città. O ancora ci piacerebbe si parlasse di più del Centenario Pucciniano che sembra un po’ avaro con la città natale; anche se bisogna togliersi il cappello di fronte alla mostra della foto di Puccini alla fondazione Ragghianti. Ecco, questa è la città che ci piacerebbe raccontare. Non solo quelle delle liti e dei veleni, immancabili in politica, ma che nella misura attuale rendono l’aria irrespirabile.