REDAZIONE LUCCA

L’imprenditore non dimentica Scali Ferrando regala un teodolite agli studenti del ‘Campedelli‘

Si tratta di un Wild, strumento adoperato da lui durante i tanti decenni di lavoro nel continente americano

L’imprenditore non dimentica Scali Ferrando regala un teodolite agli studenti del ‘Campedelli‘

A 90 anni compiuti, dopo ben 70 anni trascorsi lavorando intensamente in Venezuela, l’imprenditore castelnuovese Sergio Scali Ferrando si è seduto sui banchi dell’Istituto di geometri "Campedelli" di Castelnuovo, circondato dall’ammirazione e dall’affetto degli studenti, docenti e dirigente scolastico, per donare alla scuola un pregevole teodolite Wild, usato nei decenni di lavoro nel continente americano.

Alcune settimane fa, proprio in occasione dei 90 anni, l’istituto di Geometri, in collaborazione con la Fondazione Paolo Cresci per l’emigrazione italiana, gli aveva consegnato un attestato di geometra honoris causa e l’anziano, ma ancora brillante imprenditore, ha voluto ricompensare l’Istituto della gentilezza nei suoi confronti per avergli assegnato simbolicamente il titolo di geometra, professione che sostanzialmente aveva praticato per una settantina di anni, senza però di fatto avere un pezzo di carta in mano. Erano presenti il dirigente scolastico Oscar Guidi, la vice preside Nicoletta Picchi, gli insegnanti Roberta Cossu, Stefano Grassi, Sara Bertelli, Roberta Falcioni, Marco Mosca, William Catoni e per la Fondazione Paolo Cresci il presidente onorario Alessandro Bianchini, anche in rappresentanza della presidente Ave Marchi, il direttore Pietro Luigi Biagioni, il delegato dell’Unione Comuni Garfagnana nel Consiglio di indirizzo Dino Magistrelli.

E’ stato ricordato l’impegnativo lavoro all’estero di Ferrando, partito appena quindicenne da Castelnuovo, ma che, con determinazione, impegno, capacità, aveva saputo superare tutte le difficoltà, raggiungendo anche una buona posizione, la considerazione e il rispetto delle autorità e della popolazione venezuelana. Al dirigente Guidi, Scali ha poi offerto un’antica staffa di cavallo, animale usato come mezzo di locomozione per tanti anni per effettuare i rilievi dei lavori programmati nella foresta amazzonica. Per l’anziano imprenditore, dunque, un riconoscimento meritato per aver fatto conoscere in Venezuela le capacità e le professionalità italiane e "per la sua importante attività di topografo nel tracciamento e costruzione di strade, aeroporti e grandi opere civili, svolta in Venezuela dal 1948 al 2018. Un esempio, per i giovani, di intraprendenza, professionalità e serietà degli italiani emigrati all’estero...".