"L’esploratore Carlo Piaggia merita la targa commemorativa in Fillungo"

Il biografo Luca Lupi propone una targa commemorativa per l'esploratore Carlo Piaggia a Lucca, ma un condomino si oppone. Lupi spera che il coinvolgimento cittadino possa far cambiare idea al condomino.

"L’esploratore Carlo Piaggia merita una targa commemorativa in via Fillungo": lo sostiene Luca Lupi, biografo di Piaggia, socio corrispondente della Società Geografica Italiana, nonché membro della Accademia delle Scienze di Siena e della Società Toscana di Scienze Naturali che da molti anni si occupa della figura dell’esploratore lucchese, uno dei più grandi di sempre.

"Il suo passato fu limpido, meritorio, coraggioso – scrive – ed i lucchesi devono essere onorati di annoverare tra le file dei loro concittadini un personaggio di tale spessore e tale levatura morale. Durante le ricerche, seguendo un indizio trovato in una sua lettera, ho scoperto che al ritorno dal suo terzo grande viaggio di esplorazione in Africa, Piaggia, invece di rientrare nella sua casa natale di Badia di Cantignano, dimorò a Lucca ospitato nella casa di Antonio Martini, marito di sua cugina di secondo grado Palmerina Piaggia. Più precisamente in via Fillungo, al primo piano di un palazzo a ridosso della chiesa di San Cristoforo, il cui ingresso abitativo oggi è collocato tra il numero 16 e 18 della stessa via; proprio sopra la tabaccheria dello storico tifoso Lorenzini morto solo due giorni fa. Piaggia visse in questo palazzo per un anno, dall’aprile 1877 al maggio 1878".

"Dopo questa ricostruzione – aggiunge Lupi – contattai l’amministrazione comunale di Lucca per proporre l’apposizione di una semplice targa commemorativa sulla casa che lo ospitò a Lucca, al fine di rendere onore a questo straordinario lucchese. L’amministrazione rispose subito positivamente e si attivò a contattare i vari proprietari del palazzo. L’amministrazione ha ricevuto un solo parere contrario alla realizzazione della lapide commemorativa e, non comprendendo le motivazioni, ne sono rimasto piuttosto sorpreso. Mi sono quindi attivato per contattare il proprietario scrivendogli il 13 dicembre 2023 una lettera ed inviandogli una copia del volume monografico riassuntivo della vita meritoria di Carlo Piaggia. In questa lettera chiedevo allo stesso di riconsiderare la sua posizione e mi dilungavo a spiegare i meriti dell’esploratore lucchese. Precisavo altresì che con questo riconoscimento pubblico l’edificio acquisterebbe sicuramente un maggior valore di prestigio storico, cosa di cui tutti i proprietari trarrebbero un vantaggio. A questa lettera, ad oggi, non è seguita nessuna risposta, nessun contatto".

Così Lupi si è deciso a scrivere per rendere pubblica la situazione e l’impedimento provocato da un solo condomino del palazzo, con la speranza che un maggior coinvolgimento cittadino possa in qualche maniera far riconsiderare la posizione di diniego alla istallazione della lapide. "Da notare – conclude – che sull’altro lato dello stesso palazzo in via Fillungo si trova già una lapide dello scultore Matteo Civitali".