Lenin, la rivoluzione russa e la vitamina A

La rivoluzione Russa (ottobre del ’17) ebbe padri illuminati; fra di essi Trotsky, Kamenev...

La rivoluzione Russa (ottobre del ’17) ebbe padri illuminati; fra di essi Trotsky, Kamenev e soprattutto Lenin tutti ispirati ai principi di eguaglianza e morigeratezza in un mondo nuovo ove il politico più potente doveva fare la stessa vita del povero operaio. Ed infatti per fare questo Lenin ed i suoi collaboratori si stabilirono a Capri ove fra cene a base di ostriche, champagne e partite a scacchi produssero le basi della nuova repubblica sovietica... Bah...

Ma in Russia cosa si mangiava in quel periodo? Poco o niente; gli Zar avevano affamato la popolazione e l’unico piatto che ogni tanto questi poveracci potevano permettersi era l’insalata russa fatta con ingredienti poveri quali patate, carote, piselli, aceto di mele e un po’ di maionese creata con le poche uova reperibili. I più ricchi mescolavano anche frattaglie quali lingua, alette di pollo e bargigli.

Come olio veniva usato l’olio di girasole pianta onnipresente nell’impero russo. Ora questa insalata è tornata di moda soprattutto per i soggetti che si mettono a dieta; la ricchezza in verdure crude e cotte ne fa infatti un piatto saziante e nutraceutico (alimento che nutre e cura). La parte vincente ovviamente sono le carote ricche in vitamina A così rara in natura. Le carote dovrebbero essere giornalmente presenti soprattutto nell’alimentazione dei giovani.

Una patologia devastante (dal punto di vista psicologico) è infatti l’Acne, antipatica malattia cutanea spesso dovuta alla mancanza di vitamina A nella dieta. E’ quindi facile notare in queste situazioni acneiche come una dieta ricca di carote più integratori ad hoc possa facilmente migliorare la situazione. A questo si aggiunga l’olio di girasole senz’altro uno scalino sotto quello di oliva, ma più ricco in vitamina A. Ultimamente dell’ottimo olio di girasole viene ottenuto con spremitura dei semi a freddo e quindi senza aiuto della chimica.