REDAZIONE LUCCA

La Nazione in trasferta a Bruxelles Un viaggio alla scoperta del lavoro del Comitato europeo delle Regioni

Qualche giorno fa la nostra redazione ha partecipato alla 156esima plenaria dell’assemblea politica. Per osservare da vicino come gli enti locali e regionali vengono coinvolti nel processo decisionale.

La Nazione in trasferta a Bruxelles Un viaggio alla scoperta del lavoro del Comitato europeo delle Regioni

Solo due ore di volo separano Firenze da Bruxelles. Poco più di quanto ci voglia per raggiungere Firenze da Lucca in treno. Eppure quando si parla della capitale europea, non come meta turistica bensì come istituzione, si sa ben poco. Ammettiamolo. L’Europa, nell’immaginario collettivo, appare come un’entità distante, astratta. Menzionata, spesso e volentieri a sproposito, per affibbiarle responsabilità di quanto accade nel nostro “orto nazionale“, ma poco presa in considerazione per gli aspetti positivi. L’Italia è in Europa. Che piaccia o no. E far parte di un sistema più ampio porta con sé doveri, fisiologici, ma anche diritti.

Farli conoscere, portare il grande nel piccolo e viceversa, avvicinare l’Europa alle nostre città e ai nostri territori, è di base il compito primario del Comitato europeo delle regioni. Un’istituzione rappresentativa degli enti locali e regionali di tutta l’Unione europea, che detta in parole povere fa da ponte tra l’Ue e i territori che la compongono. Questo significa che i membri (raggruppati in partiti) rappresentanti dei luoghi partono con una valigia piena di istanze locali da portare nelle sedi del potere, lì dove si può fare la differenza in termini decisionali, e ritornano con opportunità concrete per i territori. E quando si parla di opportunità ci si riferisce alla possibilità di fondi e finanziamenti, di cui c’è sempre un grande bisogno, ma anche di indirizzi, idee e progetti, utili a capire in che direzione ci si sta muovendo, come Europa, e quindi che strada intraprendere come Italia. Emblematico, per la nostra provincia, quanto accaduto per il tessile. A novembre scorso Luca Menesini (membro del CdR) presidente della Provincia e sindaco di Capannori (all’avanguardia sul tema), aveva elaborato in plenaria un parere sulla strategia dell’Ue per prodotti tessili sostenibili e circolari. Adottato all’unanimità, ha poi avuto riscontri con l’approvazione di nuove norme sul riciclo.

Il 5 e il 6 luglio scorso, in occasione della 156esima plenaria del Comitato, la nostra redazione è volata a Bruxelles per toccare con mano e vedere da vicino i lavori. Per esserci e quindi per provare a colmare in prima persona quelle lacune. I temi discussi in plenaria sono stati vari, più o meno pratici: dal macro tema della democrazia, quotidianamente intaccata dalla disinformazione, e del ruolo degli enti locali e regionali nella sua difesa; al trattamento delle acque reflue e qualità dell’aria; dal piano industriale del Green deal al processo di allargamento dell’Ue. Questioni trattate a livello più stretto, ognuno in base anche alle proprie esperienze specifiche, che in qualche modo finiranno per entrare nel circuito legislativo europeo. In aula, i membri portano la voce dei cittadini. O almeno questa è la loro missione. E questo significa solo una cosa: partecipazione. E non è poco.

Teresa Scarcella