“La moglie del mi’ amico“. Un nuovo sonetto di Alessandro Meschi

La moglie del mio amico era una bella sposa, con curve prosperose e un deretano fiero. Attirava l'attenzione di tutti quando passeggiava sul molo, con un vestito bianco striminzito. Anche il marito non poteva fare a meno di ammirarla, suscitando un'ovazione di cori.

LA MOGLIE DEL MI’AMICO

Era davero ‘na gran bella sposa,

di velle che mi garban per davero:

colle su’cicce , alta e prosperosa,

co’n par di cosce e’l deretano fiero.

Al mare si giravano a guardalla,

con vel du’pezzi bianco striminzito,

ma le’ leggera com’una farfalla,

continuava l’ancheggia’ ‘mpettito.

E vella volta sul molo a passeggia,’

fece volta’ perfino ‘ppescatori.

Con vel su’ di dietro ritto a dimena’,

che ‘un’era solo enorme ma anche ‘n fori,

‘un potevi fa’ a meno d’ammira’.

E si levava un’ovazion di cori.

Anch’al marito, che lo potea agguanta’.