MAURIZIO MATTEO GUCCIONE
Cronaca

"La linea della bellezza". Il maxi spot per Lucca grazie alla diretta tivvù

Le bellezze della città, così come il verde cangiante della campagna esaltano la Lucchesia a dispetto della giornata grigia e piovosa.

Una ripresa Rai dall’elicottero

Una ripresa Rai dall’elicottero

È una vecchia storia, una bella storia quella che lega il ciclismo a Lucca. L’emozione dello scorso anno dopo 39 anni che il Giro d’Italia non baciava la città, si è ripetuta ieri con l’edizione numero 108 che ha di nuovo calcato la scena cittadina con la decima tappa, la cronometro di 28,6 chilometri da Lucca a Pisa. Il teatro a cielo aperto è ancora la nostra città che fa parte – come sottolinea lo scrittore Fabio Genovesi – della "linea della bellezza" che congiunge Siena con Lucca e Pisa, le tre ultime mete del Giro. Le immagini che arrivano dal primo collegamento su RaiSport e successivamente da Rai2, le conosciamo ma non per questo l’emozione, alla vista della città delle Mura, passa inosservata.

Il Comune da tempo lavorava con l’organizzazione della Rcs affinché tutto andasse al meglio: ed è stato così. La partenza da piazza Napoleone, vede alle 13,20 il sindaco Mario Pardini dare lo start con la bandiera rosa del Giro al primo dei 171 corridori, Alexander Krieger. Inizia la cronometro Lucca-Pisa che si concluderà nella magnifica piazza Duomo con la Torre che per l’evento si inchina all’arrivo del Giro d’Italia.

Dicevamo le immagini: arrivano quelle dall’alto di piazza Anfiteatro e il passaggio prevede un giro quasi completo delle Mura, esaltate dalle telecamere; poi i corridori scendono in prossimità di via dei Bacchettoni, alla Casa del Boia, ed escono dalla candida Porta Elisa per proseguire verso via Ingrellini, Sorbano del Vescovo, Pontetetto, Massa Pisana e salendo (il dislivello della tappa è di appena 150 metri), a Santa Maria del Giudice ancora sulla statale del Brennero: e qui il Giro saluta il territorio lucchese alla volta di San Giuliano Terme, Asciano e finalmente Pisa. Le immagini di Lucca che la Rai diffonde, non sono corrotte nemmeno dal tempo a tratti cupo; qualche goccia d’acqua un po’ preoccupa l’organizzazione, ma le bellezze della città, così come il verde cangiante della campagna che il Giro attraversa, non mettono in ombra la bellezza della lucchesia. La gente a bordo strada saluta festosa e scatta fotografie.

Mentre Ettore Giovannelli di Rai Sport è in piazza Napoleone, arrivano scorci della città e qualche flash: un primo piano dell’ex campione del mondo Mario Cipollini, un’intervista all’ex attaccante della Roma Roberto Pruzzo. Ancora una volta tocca alla voce di Fabio Genovesi tratteggiare il lato storico di Lucca: Ilaria Del Carretto, l’opera straordinaria dell’acquedotto del Nottolini e quella dei “Condotti” che portano a Pisa. Lungo il passaggio, a Sorbano, ci sono i trattori parcheggiati con uno striscione che recita “L’agricoltura non deve morire” , e ancora bandiere dell’Italia e alcune della Palestina. Il presidio dell’azienda Valmet, a rischio licenziamenti, è subito fuori Porta Elisa. Sono presenze che amalgamano la vita quotidiana a uno sport popolare per definizione, così come ci è stato raccontato – anche – dalle “battaglie” umane di Fausto Coppi e Gino Bartali.

Lucca, ancora una volta, dimostra di saper essere all’altezza dell’evento ma parla, anche, una lingua semplice e comune: quella di chi, con questo sport, ha una storia di passione e che ancora oggi vede le proprie strade frequentate dagli sfegatati delle due ruote. La nostra città, insomma, ha aggiornato la storia del ciclismo e della partecipazione a questo evento: viene da dire, arrivederci Giro d’Italia.