La libreria sopra la Penna su Rai Uno “A sua immagine“ scopre Lucignana e il percorso di Alba Donati

Il programma si è spinto nella Valle del Serchio per raccontare i borghi e i luoghi della scrittrice

La libreria sopra la Penna, nata e cresciuta nel piccolo borgo di Lucignana da una idea della poetessa e scrittrice Alba Donati, originaria del paese montano nel comune di Coreglia Antelminelli, la sua storia e quella della comunità che l’ha accolta con entusiasmo e gioia, sono state al centro della trasmissione di Rai Uno "A sua Immagine". Nel programma su fede, cultura e società condotto da Lorena Bianchetti, un focus speciale all’interno della rubrica "Le Ragioni della speranza" in onda la vigilia di Pasqua, è stato dedicato al percorso umano, letterario e imprenditoriale, proprio di Alba Donati e della suo Libreria, divenuta in pochi anni un caldo rifugio per una platea di visitatori ovviamente non attratti soltanto dai libri, bensì dall’atmosfera che li circonda e dall’aria che qui si respira. Fra Daniele Randazzo e Sara Segantin, giovane scrittrice e comunicatrice scientifica, si sono mossi verso Lucignana, in cammino attraverso i borghi custoditi nella Valle attraversata dal fiume Serchio, per scoprire i segreti nascosti dietro il forte senso di identità e di comunità viva, racchiusi all’interno di quello che loro stessi descrivono come un patrimonio ambientale unico.

Passaggio d’obbligo dalla cosiddetta "porta della Valle" a Borgo a Mozzano con riflessioni spirituali e ambientali esposte dai due conduttori mentre passeggiano sul Ponte del Diavolo, tante le immagini suggestive del Ponte della Maddalena inserite nel filmato, poi a passo svelto verso il cuore caldo dell’approfondimento. Giunti nel paese di circa 180 anime, Fra Daniele Randazzo e Sara Segantin restano incantati e stupefatti di fronte alla piccolissima Libreria Sopra la Penna di Alba Donati; una visione rigenerante in mezzo alle pietre delle case di paese, nel silenzio delle sue strette vie interne, incorniciata dalle vette delle Alpi Apuane e dell’Appennino Tosco Emiliano. Una imprenditoria quasi impossibile da realizzare a una prima analisi e tuttavia reale e solido spazio culturale, cresciuto in pochi anni in modalità esponenziale. La Resurrezione, la speranza, la vita nuova, gli ostacoli superati, la generosità, la visone oltre la logica e la sorpresa di trovare in un luogo sperduto il senso stesso della vita e della comunità.

Fiorella Corti