Insieme per la Piana del futuro. Il piano strutturale intercomunale

E’ stato adottato dai quattro consigli comunali di Capannori, Altopascio, Porcari e Villa Basilica

Insieme per la Piana del futuro. Il piano strutturale intercomunale

Insieme per la Piana del futuro. Il piano strutturale intercomunale

La notizia della sua prossima adozione da parte dei rispettivi consigli comunali era stata annunciata lo scorso 5 dicembre. Un passaggio dunque arrivato: è stato adottato infatti il piano strutturale intercomunale della Piana di Lucca da parte dei consigli comunali dei quattro Comuni coinvolti, Capannori, Altopascio, Porcari e Villa Basilica. Il piano è stato redatto anche grazie all’importante percorso di partecipazione recependo decine di contributi da parte di cittadini, categorie produttive e commerciali, ordini professionali e associazioni.

Ora ci sarà un nuovo passaggio con gli ordini professionali e i professionisti, a cui sarà dedicata una giornata di approfondimento, mentre indicativamente da metà gennaio partirà la fase delle osservazioni: l’obiettivo, infatti, è garantire la massima partecipazione e il massimo coinvolgimento della cittadinanza nei 60 giorni dedicati alle osservazioni al Piano.

"Quello che si è svolto prima della fine dell’anno nei relativi consigli comunali - spiegano gli assessori alla Pianificazione del territorio, Giordano Del Chiaro (Capannori), Daniel Toci (Altopascio), Simone Giannini (Porcari) e Giordano Ballini (Villa Basilica) - è un passaggio fondamentale. Con l’adozione del Piano andiamo a progettare la Piana del futuro non più come quattro diverse zone, ma come un’unica entità".

Il Piano consente un quadro conoscitivo aggiornato e approfondito di tutto il territorio per quanto riguarda gli studi idraulici, idrogeologici, geologici e sismici, gli studi ecosistemici, del patrimonio ambientale e paesaggistico, la presenza di insediamenti urbanizzati, nuclei storici, piattaforme produttive, infrastrutture, sistemi insediativi, sistema rurale, caratteristiche del territorio agricolo.

"Con questo Piano andiamo a definire il perimetro del territorio urbanizzato di ogni territorio - continuano - e questo consente di pianificare in modo corretto, sostenibile e lungimirante gli anni a venire. Sul fronte delle strategie diversi sono i punti di forza: recupero dei grandi volumi dismessi; consolidamento delle aree produttive esistenti; no discariche e inceneritori; no aziende a rischio incidente rilevante; valorizzazione parchi territoriali e zone di pregio ambientale; attenzione alle energie rinnovabili; recupero del patrimonio edilizio esistente; ampliamento e miglioramento degli spazi e delle attrezzature pubbliche".