REDAZIONE LUCCA

Indagine su Cava delle Cervaiole Il Parco sospende ogni lavorazione

Riscontrati interventi che si presume abbiano intercettato cavità carsiche. ’Apuane libere’: "Un danno che era evitabile"

Quinta sospensione di attività di escavazione nel giro di poche settimane sulle nostre montagne. Il Parco Apuane ha ’colpito’ per la seconda volta la ditta Henraux: infatti dopo cava Buca, stavolta il provvedimento riguarda il sito estrattivo della Cava delle Cervaiole nel bacino nel comune di Seravezza, al quale è stato imposto lo stop con ordinanza del 22 giugno.

Il motivo è lo stesso di Cava Buca: aver intercettato cavità carsiche. A far partire la segnalazione sono stati gli attivisti dell’organizzazione di volontariato Apuane Libere a seguito dei rilievi sul campo svolti nei mesi di novembre e aprile, cui sono seguite le indagini dei carabinieri forestali, guardiaparco, federazione speleologica toscana e tecnici del Comune di Seravezza che hanno riscontrato "lavorazioni difformi dal progetto autorizzato". In particolare l’ordinanza punta il dito sul fatto che "è stata intercettata una cavità carsica nel cantiere denominato Russia con apertura variabile da 10 a 45 centrimetri e una profondità di circa 300 centimetri, con fondo che appare chiuso da detriti di varia misura. Il taglio che ha intercettato tale cavità appare di non recentissima esecuzione e non risulta attivata nessuna forma di tutela della cavità".

Soddisfatti ma indignati i volontari di Apuane libere che accusano il Parco Apuane per aver concesso il nulla osta alle lavorazioni in quel sito. "Le violazioni ambientali accertate sono state di una gravità tale da richiedere l’immediata sospensione di ogni tipo di lavorazione – spiega Gianluca Briccolani presidente dell’associazione – . In particolare al cantiere Russia sono state intercettate delle cavità carsiche per le quali non sono state messe in atto misure di protezione dei flussi idrici sotterranei da possibili inquinamenti. Ritengo che questo ennesimo scempio si potesse evitare e che rimarrà sulla coscienza di tutti quegli enti che durante le conferenze dei servizi, nel momento di rilasciare pareri di compatibilità ambientali, dovrebbero intervenire e vigilare". Briccolani sostiene poi come fosse evidente che quella zona è troppo fratturata per potervi riavviare l’escavazione, e critica duramente il Parco Alpi Apuane per la concessione di rinnovi, deroghe e "proroghe delle proroghe". "Noi di Apuane Libere – conclude – cercheremo di dispiegare ancora più sentinelle ambientali in tutti i comprensori del lapideo apuo-versiliese".

Francesca Navari