In fuga con soldi e alcuni utensili. La scoperta del furto dopo l’apertura. Colpo dei ladri alla ferramenta Pinini

Il titolare: "Hanno preso anche due vecchi cellulari, ormai fuori mercato e che contenevano ricordi importanti"

In fuga con soldi e alcuni utensili. La scoperta del furto dopo l’apertura. Colpo dei ladri alla ferramenta Pinini

In fuga con soldi e alcuni utensili. La scoperta del furto dopo l’apertura. Colpo dei ladri alla ferramenta Pinini

Forse si sono procurati gli attrezzi per altri colpi, visto che tra la refurtiva del furto messo a segno all’interno della conosciutissima ferramenta Pinini, in corso Cavour, nel centro di Altopascio, c’è anche un piede di porco. Il blitz si è verificato nella notte tra mercoledì e giovedì, quando i soliti ignoti avevano tentato di svaligiare la macelleria islamica a qualche metro di distanza. Non si sa se si tratta dei soliti. Anche nel caso della ferramenta i ladri sono passati dal retro, scardinando un infisso e lasciando il telaio in terra. Una volta all’interno dell’esercizio commerciale, hanno perlustrato i locali concentrandosi sulla cassa.

"Ho aperto regolarmente e tutto appariva in ordine come sempre - racconta il titolare, Cristiano Pollastrini - , ma ben presto mi sono accorto che qualcosa non quadrava e ho scoperto che il registratore contabile non aveva più la parte inferiore. Estratto il cassetto, lo hanno svuotato del denaro e poi scaraventato in bagno. C’erano alcune centinaia di euro e gli spiccioli per i resti ai clienti. Inoltre si sono impadroniti di una smerigliatrice e di altri utensili. La stranezza è costituita dal fatto che hanno trafugato anche due vecchi telefoni cellulari, apparecchi ormai fuori mercato e che contenevano per me ricordi importanti. Che se ne faranno? C’era in mostra anche un decespugliatore ma non lo hanno preso perché probabilmente con quello avrebbero avuto difficoltà a farlo uscire dalla finestra, perché sono scappati da dove erano entrati".

L’imprenditore ha presentato denuncia ai carabinieri di Altopascio che hanno fatto scattare le indagini a 360 gradi e che dovranno verificare se ci sono legami con il tentativo alla macelleria islamica. Per la ferramenta sono passati dal retro, perché l’ingresso principale del negozio è di fronte alla chiesa di San Jacopo e alla torre della Smarrita, a pochi metri dal palazzo del Comune, una zona in cui ci sono le telecamere della videosorveglianza che invece sono meno presenti sulla parte posteriore, in corrispondenza di via Marconi.

Massimo Stefanini