"Non ci appassiona la diatriba fra Liano Picchi e Maurizio Marchetti – dicono Massimiliano Paluzzi e Andrea Parducci – anche se la nostra posizione è certamente orientata verso lo sviluppo e non verso la retroguardia, la conservazione di uno status quo che non ci sembra porti particolari vantaggi, né in termini ambientali né, a maggior ragione, in termini economici, a meno che non si voglia considerare economia la possibile svalutazione di un immobile, che pare terrorizzare qualcuno".
Parducci e Paluzzi si inseriscono nel dibattito sugli impianti di smaltimento per le industrie e sul ping-pong tra Picchi e Marchetti. "Un confronto in cui manca o resta in sottofondo un dato importante – sostengono – : quello della salute. Infatti, la situazione del pulper di cartiera e il suo smaltimento ha grosse ricadute in questi termini e, secondo noi, è uno degli elementi determinanti della altissima concentrazione di Pm10 e altre polveri sottili che fanno della piana di Lucca uno dei luoghi più inquinati d’Italia, con gravi conseguenze sanitarie".
"Certamente piazzali interi di pulper e centinaia di camion che girano per smaltire il carico sono, oltre che un costo evitabile, un grande fardello sulla salute di tutti. Aggiungiamo questo altro elemento alla discussione – dicono – : abbiamo visto di persona in Piemonte un impianto di pirolizzazione all’opera e ci sembra una soluzione veramente perfetta da adottare, anche a piè di fabbrica. L’impianto lavora a temperatura superiore a mille gradi in assenza di ossigeno, questo permette di abbattere ogni tipo di emissione in atmosfera e al suolo. Ripetiamo, c’è un impianto esistente e funzionante che procede grazie alla pirolisi. Perché non approfondire? Le aziende ci guadagnerebbero, i cittadini, anche. In salute, circolazione stradale, energia a basso costo (quella prodotta dall’impianto). Allora, perché non si fa?".