“IL TROVATORE”
Vand’ho visto “il trovatore” avo’ undicianni.
Fatigo ancora per capi’ ‘llibbretto,
figuriamoci vand’ero ‘n barbagianni
portato al Giglio per ‘un anda’ a letto.
Rimasi fulminato. Mai successo.
Sentivo l’emozione che gonfiava,
vel groppo ‘n gola sempre più compresso,
‘na ‘ommozione che mi sconquassava.
La mùsia er’andata a ‘nsinuassi
‘ome la linfa vando va alle foglie.
‘Ome la frana sgretola anche ‘mmassi,
‘un aveo desideri, un aveo voglie;
godevo di vel semplice cullassi,
come chi trova ‘l sogno, e lo raccoglie.
Magìa che mai nessuno mi po’ toglie.
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