
di Daniele Masseglia
Il conto è servito: ai cittadini di Pietrasanta il maxi processo a carico dell’ex sindaco e oggi senatore e assessore Massimo Mallegni costerà 300mila euro. E’ questo l’importo che il Comune verserà agli avvocati Sandro Guerra e Luca Saldarelli, scrivendo la parola ’fine’ dopo ben 14 anni dato che l’arresto di Mallegni risale al gennaio 2006. Pensare che la cifra, in origine, era ancora più alta, pari a mezzo milione di euro, ma i due legali hanno poi rinunciato a 200mila euro. La liquidazione dei compensi professionali, approvata ieri con apposita determina dal segretario comunale Alessandro Paolini, tiene conto delle assoluzioni con formula piena, cioè quelle emesse dal Tribunale di Lucca nel 2012 per 48 dei 51 capi d’imputazione.
Poi, per gli altri tre reati, Mallegni fu assolto nel 2015 in secondo grado per avvenuta prescrizione, a cui successivamente rinunciò, finché nel 2017 in Cassazione venne assolto “perché il fatto non sussiste“. Mallegni, uscito quindi pulito dal caso giudiziario più eclatante e duraturo che i pietrasantini ricordino, lo scorso 23 dicembre aveva formulato al Comune la richiesta di rimborso delle spese legali e una settimana dopo venne assunto a carico del Comune l’impegno di spesa dell’importo di quasi 373mila euro. Di questi, 300mila andranno equamente suddivisi ai due legali, mentre i restanti 70mila euro saranno versati da Mallegni direttamente a Guerra e Saldarelli.
"Mi fa piacere – dice Mallegni – che anche dal punto di vista finanziario la situazione si sia conclusa. Le vicende penali del 2006 che mi videro vittima assieme ad altri amministratori comunali, funzionari, dirigenti, familiari e cittadini comuni, sono finite nel nulla. E’ rimasta una grande delusione che ha danneggiato non solo il sottoscritto ma tutta la comunità di Pietrasanta, che per tanto tempo è rimasta è rimasta congelata in un limbo politico-giudizioario assurdo da cui ne è uscita soltanto nel 2015, quando siamo tornati ad essere maggioranza. Il Comune, e quindi i cittadini, hanno pagato centinaia di migliaia di euro per un grave errore giudiziario tranquillamente evitabile. Non posso dimenticare la professionalità, l’impegno e la vicinanza dei miei avvocati che mi hanno accompagnato in questa triste vicenda: a loro va il mio più sentito ringraziamento per il grande lavoro svolto e per la grande generosità dimostrata nei confronti della comunità di Pietrasanta e del sottoscritto". Guerra, che aveva gestito i gradi di appello e Cassazione, ricorda di aver già detto, all’epoca, che avrebbe rinunciato agli onorari: così è stato.