“Il Miac è una fiera che fa la differenza“

L’importanza anche per chi viene da “fuori“ di creare occasioni di incontro anche con i clienti lucchesi.

“Il Miac è una fiera che fa la differenza“

Luca Di Stefano, della Rotomed

Non ci sono solo aziende lucchesi al Miac. In uno degli stand più belli, avvolto da un rilassante verde natura, spunta Rotomed, che è l’abbreviazione di Rotocalco Mediterranea Srl che arriva da Siracusa e che in realtà è tutt’uno con Cielle: stesso gruppo, proprietari e gestione, terza generazione di imprenditori. Un nome nel settore dei materiali da imballaggio carta e plastica e accoppiati, per ogni settore merceologico quindi alimentare, tissue, bevande. All’attivo due stabilimenti a Siracusa e soprattutto una clientela che in lucchesia comprende alcuni dei gruppi più importanti.

“Il nostro mantra è quello di puntare sull’innovazione, la ricerca, investimenti molto importanti ogni anno, che lasciano l’eredità consolidata di una crescita costante – sottolineano i titolari –. E’ molto importante per noi quello che abbiamo maturato nel tempo a livello di contatti e di clientela nel comprensorio lucchese. E il Miac da questo punto di vista è un’occasione fondamentale. Da quattro anni siamo sempre presenti in Fiera, non siamo mai voluti mancare“.

Il punto di convergenza dell’imprenditoria internazionale è e resta indiscutibilmente qui, nelle canoniche tre giornate di ottobre, al Polo Fiere di Sorbano. “E’ un punto di ritrovo importante, soprattutto per noi che in questo modo ci avviciniamo ai clienti della zona che magari sono più in difficoltà a venire nei nostri stabilimenti in Sicilia. Ma abbiamo ricevuto visite e contatti da tutta Italia e anche dall’estero. Ci si conosce, ci si presenta, ci si stringe la mano. E’ il valore aggiunto del Miac“.

L.S.