Il ladro piromane era ubriaco. Ha dato fuoco alla chiesa per cancellare tracce del furto

Ai domiciliari il 37enne. Il parroco don Nando: "Parte una raccolta fondi"

Il ladro piromane era ubriaco. Ha dato fuoco alla chiesa per cancellare tracce del furto

Il ladro piromane era ubriaco. Ha dato fuoco alla chiesa per cancellare tracce del furto

Alla disperazione del momento è subentrata la determinazione per reagire. Il disastro provocato alla sala parrocchiale di Castelvecchio di Compito è notevole. L’incendio appiccato mercoledì da Francesco Giannotti, 37 anni, originario di Massa ma residente a Pieve di Compito, dopo che aveva rubato alcuni arredi sacri di valore e subito bloccato dai carabinieri, ha distrutto tutto.

Ma c’è la voglia di reagire. Partirà infatti subito una raccolta fondi, come conferma il sacerdote del posto, don Nando Ottaviani (nella foto): "Dobbiamo studiare il sistema da adottare ma il Se non è in dubbio, semmai c’è da capire Come poterci organizzare per reperire i fondi e ricostruire, laddove è possibile. Vogliamo ripartire. Entro breve tempo riunirò la Commissione specifica che si occupa degli aspetti finanziari e vedremo quali iniziative adottare".

"Ci siamo sentiti con i cittadini e i parrocchiani – prosegue don Nando – e il sentimento prevalente è quello di non arrendersi. Perché farlo significherebbe assecondare chi ha generato questo scempio. Sarà durissima, ne siamo consapevoli, ma dobbiamo avere pazienza e adoperarci per ricostruire. Nella speranza che qualcuno ci possa dare una mano. Perché in questa situazione, – conclude il parroco, – non ci sono soltanto i danni materiali che sono comunque notevoli, oserei dire disastrosi per noi, ma il rogo ha anche cancellato altro. Impedirà, ad esempio, ai bambini di frequentare questa sala, giocare a tennis tavolo, trascorrere ore serene, lontani dai pericoli, imparando (abbiamo anche la sezione didattica) e, fattore fondamentale, rimanendo insieme. E’ stata distrutta anche l’aggregazione di questi bimbi. Inoltre stiamo pensando ad installare le telecamere e blindare l’ingresso".

L’autore del gesto è stato subito arrestato dai carabinieri: si era impadronito di oggetti in legno, intarsiati, di valore. Era entrato spaccando il portone in piena notte, poi ha dato fuoco a tutto. Comparso ieri mattina davanti al giudice Alessandro Dal Torrione, il 37enne ha ammesso di essere stato talmente ubriaco da non ricordare quanto commesso, anche se il gesto di incendiare la chiesa sarebbe stato dettato dalla volontà di cancellare le tracce del furto appena commesso. Il giudice si è riservao una decisione sulla misura cautelare da applicare.

Massimo Stefanini