"Il Giorno del ricordo sia finalmente condiviso e la Regione Toscana faccia la propria parte"

Il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, Vittorio Fantozzi, chiede alla regione Toscana di condividere il giorno del ricordo e di sensibilizzare sul Treno del Ricordo, iniziativa che ripercorrerà il viaggio degli esuli. Fantozzi invita a studiare il passato senza censure e omissioni per costruire un futuro di rispetto e tolleranza.

"Il giorno del ricordo sia finalmente condiviso e la regione Toscana faccia la propria parte sul treno del ricordo". Così il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, Vittorio Fantozzi che in una nota prosegue: "Nei giorni scorsi è passata all’unanimità in consiglio regionale una mozione di FdI (con emendamenti del Pd), che mi vede primo firmatario, e che invita la giunta regionale a implementare le iniziative per far conoscere la tragedia che si consumò sul confine orientale a conclusione della Seconda guerra mondiale e a sensibilizzare il Treno del Ricordo, così recitava il testo, “se sarà istituito a livello nazionale”".

Prosegue Fantozzi: "In occasione della ricorrenza del 10 Febbraio, da un lato noto con tristezza come in alcuni luoghi e istituzioni della Toscana non si porti il dovuto rispetto alle associazioni degli esuli fiumani, istiani e dalmati e al contempo si faccia fatica a pronunciare con chiarezza quelle parole che Sergio Mattarella, Presidente della repubblica e tra i fondatori del Pd, ha usato in occasioni solenni parlando degli autori delle atrocità: comunisti jugoslavi; dall’altro apprendo invece con soddisfazione – prosegue – che grazie all’intervento del ministro dello sport Andrea Abodi, si sta organizzando il progetto “Il Treno del Ricordo”, iniziativa, fortemente sostenuta da tutto il governo, che ripercorrerà idealmente il viaggio degli esuli".

Chiude Fantozzi: "Mi aspetto adesso che la Regione voglia fare la sua parte e mantenere la parola, e che tutti, senza reticenza, ci si renda conto che, per costruire un futuro all’insegna del rispetto e della tolleranza verso ogni opinione od appartenenza, bisogna studiare il passato senza censure, senza scorciatoie, senza omissioni".