IL GIOO DELLO SPUTO
Ora s’usa per addita’ di brutto,
e ‘un pole andanne certamente fiero,
chi c’ha la fissa e gioerebbe a tutto;
ma noi ci si giova per davero.
Sfidassi a chi sputava più lontano
‘un era certo ‘ome vince a scacchi;
‘un serviva ‘l cervello sovrumano
ma preparassi bene gli scaracchi.
Dovei sape’ aruna’ tanta saliva,
magari richiamando de’ ttorcini,
tra nas’e gola, ‘ol verso che grugniva,
e t’impastava ‘n bocca ve’ mmoccini.
Perché ‘l cataro, po’, vando partiva,
‘un avventava, un’eran bavettini;
e ‘l càrio pesante che t’usciva
era vincente tra gli sputacchini.
‘Un s’era fini. Ma ci si divertiva.