REDAZIONE LUCCA

Il dolore della piazza per l’addio a Davini

Folla commossa ieri ai funerali del Governatore della Misericordia. La moglie Rosita: "Grazie per esserci tutti così vicini"

Un lungo e toccante applauso al passaggio del feretro sulle spalle dei volontari della Misericordia, per l’ultimo saluto. Piazza d’Armi non è riuscita a contenere tutti coloro che hanno voluto tributare l’addio a Mario Davini, Governatore della Misericordia di Montecarlo e imprenditore, scomparso martedì scorso per un malore. In contemporanea alle esequie, nella città di Elbasan, nel sud dell’Albania, si è celebrata una Santa Messa per ricordarlo, perché fu lui a voler realizzare il servizio di soccorso e di assistenza che in quella Nazione praticamente non esisteva. Già diversi minuti prima dell’inizio della cerimonia funebre, officiata dal Vescovo di Pescia Monsignor Roberto Filippini insieme al parroco locale Don Lorenzo, la folla si è disposta distanziata e seduta sulle sedie.

Presenti i delegati con i labari delle Arciconfraternite di tutta la Provincia di Lucca, oltre al sindaco, Federico Carrara, alla sua prima uscita ufficiale dopo la guarigione dal Covid-19. Particolarmente toccante l’omelia del Vescovo che, partendo dai versi di Matteo ("avevo fame e mi averte sfamato"), ha sottolineato come Mario Davini amasse vivere insieme ai suoi fratelli, intesi come tutti quelli che ha aiutato e sostenuto nel momento del bisogno, una persona che come imprenditore, marito, padre, volontario, ha sempre messo come priorità il noi, la comunità e come unico obiettivo, sempre e comunque, fare del bene agli altri. Ricordata anche la preghiera del volontario, che Davini era solito declamare prima di ogni consiglio direttivo dell’associazione, con un passaggio che recita così: "Spero di accorgermi degli altri in difficoltà e di essere libero dall’egoismo".

Tristezza profonda, lacrime sui volti dei tanti che vedevano nel Governatore un punto di riferimento incrollabile. Dolore che nei volti dei familiari, seduti nella prima fila, vicini. Le figlie Serena e Cristina, il fratello, la sorella e la moglie Rosita che ha preso la parola per ringraziare tutti quelli che sono stati vicini in un momento di straziante dolore come questo, le colleghe dipendenti del Comune fino a ricordare come Mario Davini era sì originario di Lucca, ma era stato accolto subito con calore in paese. Molto commosso il primo cittadino, il quale ha tracciato un profilo dell’amico, buono, generoso, disponibile. Presente anche il coordinatore regionale delle Misericordie Alberto Corsinovi, oltre ad autorità militari e civili, il maresciallo Giuseppe Ratta per i carabinieri di Altopascio e il Comandante della Municipale di Montecarlo, Fabio Scollo.

Massimo Stefanini