“Il coomero degli sfondati“. Un nuovo sonetto di Alessandro Meschi

I bambini di Lucca si divertivano andando ai giostre con una scorta di coomero speciale, acquistato dal Giannotti. Dopo le montagne russe e i dischi, tornavano a casa con due bomboloni.

IL COOMERO DEGLI SFONDATI

Per noi bamboretti era normale

sedecci a ve’ cchioschi, pe’ riempissi

di fette di coomero speciale,

prima d’anda’ sulle giostre a divertissi,

vando ‘l Giannotti era fori porta.

Ci s’ingubbiava, e po’ gara di rutti;

e velli ‘e si portavano la scorta

finivan poi per rece guasi tutti.

Anda’ su’ ccalci ‘n culo belli pieni,

colla coomerata tutt’a gola,

ti gira ‘l mondo, aonchi, ‘un ti rinvieni,

ma si continuava a fa’ la spola:

montagne russe, dischi, senza freni,

a vomita’ mentre la rota vola.

E po’, per torna’ ‘ccasa più sereni,

du’ bomboloni, in una botta sola.