REDAZIONE LUCCA

Il consumo di suolo non conosce sosta

Secondo il rapporto dell’Ispra a Lucca la variazione ’202021 è stata del + 14%

Il consumo di suolo, in Italia, è aumentato nel 2022, rispetto all’anno precedente, di 77 kmq. È un dato incontrovertibile fornito all’ultimo Rapporto dell’Ispra che lancia un grido di allarme.

Anche nella nostra provincia, l’incremento è tangibile con il dato che parla di un più 112 per cento in ettari mentre a Lucca, la variazione 20202021, fa emergere un +14% di consumo di suolo, sempre in ettari.

Vi sono, va detto, alcuni territori della nostra provincia meno esposti al consumo di suolo come altri, invece, dove si registra maggiore aumento.

La questione è molto sentita, anche alla luce del cambiamento climatico generale e in virtù della recente alluvione abbattutasi nelle province dell’area pratese, pistoiese, pisana e livornese.

La Lucchesia, eccetto parti della Versilia dove si sono registrati ingenti danni, è stata risparmiata dalla devastazione, ma i climatologi fanno sapere che ormai, la possibilità che zone fino a oggi definite maggiormente protette possano invece essere investire da fenomeni cruenti, non è affatto da escludere.

Anche di recente, abbiamo registrato un commento allarmato del presidente del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, Ismaele Ridolfi che se da un lato si riteneva soddisfatto per la tenuta dei corsi d’acqua principali in occasione delle ultime, consistenti precipitazioni, ad allarmare è semmai il cosiddetto reticolo minore, costituito da una fitta rete di fosse e canalizzazioni un tempo pervie e ispezionabili, che oggi, a seguito della forte urbanizzzazione hanno subito interruzioni, se non addirittura “tombature” che rendono così il deflusso delle acque a rischio attraverso piccoli ma diffusi allagamenti.

Ridolfi, ha già lanciato un monito: "Così non possiamo andare avanti, deve essere rivista la politica sul territorio in termini di nuova cementificazione".

Il Consorzio, peraltro, in prima fila in aiuto alla popolazione colpita dal maltempo dei giorni scorsi. In particolare con una speciale motopompa nelle zone di Osmannoro, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino.

“Dopo l’emergenza in Emilia-Romagna, purtroppo, siamo dovuti intervenire anche vicino casa – commenta Ridolfi – L’obiettivo è quello di contribuire ad allontanare dalle aree più colpite sia le acque cadute, sia quelle provenienti dallo straripamento dei corsi d’acqua, ripristinando così anche la funzionalità dei nodi idraulici secondari”.

Tornando però alle parole di Ridolfi sul consumo di suolo c’è da registrare che vanno d’accordo con quanto è monitorato dall’Ispra che, nelle sue note, ricorda come entro il 2050 si vada verso l’azzeramento del consumo di suolo, sottolineando anche il bisogno di un allineamento del consumo alla crescita demografica reale entroil 2030. Direttive, ratificazioni a livello del Parlamento europeo, ci dicono che in Italia come a Lucca occorrono politiche mirate ad evitare il consumo del suolo.

Non manca nulla, insomma, basta solo andare tutti in un’unica direzione, risparmiando il nostro suolo da ulteriori, pericolose, colate di cemento.

Maurizio Guccione