Il Consorzio in campo. Inviata motopompa e squadra di tecnici

L’ente consortile si attiva per dare sostegno alle popolazioni colpite. Il presidente Ridolfi: “Ideologia è negare il cambiamento climatico“.

Il Consorzio in campo. Inviata motopompa e squadra di tecnici

L’ente consortile si attiva per dare sostegno alle popolazioni colpite. Il presidente Ridolfi: “Ideologia è negare il cambiamento climatico“.

Una mano tesa a favore dei territori dell’Emilia Romagna colpiti dalla furia dell’acqua. Mosso da questo, il Consorzio 1 Toscana Nord , ha inviato una motopompa a supporto del Consorzio Canale Emiliano-Romagnolo, partita ieri mattina in direzione Parma. Un aiuto tangibile, indubbiamente utile al fine di far fronte all’emergenza in corso. Alla volta della cittadina emiliana, anche una squadra di tecnici e operai del Consorzio.

L’invio è frutto della richiesta di aiuto arrivata in lucchesia dal Consorzio romagnolo: il tempo, dunque, di organizzare la missione, e uomini e mezzi sono partiti per dare un segno concreto di aiuto alla popolazione flagellata dall’ennesimo evento alluvionale. Il presidente del Consorzio 1 Toscana nord, Ismaele Ridolfi, se da un lato non ha esitato a inviare aiuti, dall’altro ribadisce la sua presa di posizione di fronte alla fragilità del nostro territorio, puntando il dito nei confronti del Governo: "Neppure un mese fa abbiamo lanciato l’ennesimo allarme sull’emergenza climatica – dichiara – commentando le prime alluvioni autunnali in atto, e oggi ci troviamo di fronte a una situazione disastrosa che coinvolge ampi territori dal nord al sud Italia; l’Emilia Romagna, è alle prese con la quarta alluvione in due anni, ma anche la Toscana centrale, le Marche, la Sicilia e altri fenomeni estremi che hanno provocato danni e paura in Calabria e Liguria".

Ed ecco che Ridolfi attacca: "Non si può negare l’evidenza, non sono casi isolati e non sono più fenomeni rari; lo diciamo di nuovo ad alta voce, questi sono gli effetti dell’emergenza climatica che non può essere affrontata con la mentalità del passato: bisogna agire tutti insieme, per affrontare questi scenari, prevederli e limitarli, invertire la rotta il prima possibile".

Ridolfi non risparmia il governo nazionale: "Lo diciamo in maniera chiara all’esecutivo, che sembra ostinarsi a contrastare e osteggiare le politiche del green deal varato dall’Unione Europea: ideologia è continuare a negare il cambiamento climatico dovuto alle attività dell’uomo; invece di sprecare enormi quantità di risorse per opere che cementificano e modificano ancora l’ambiente, come il Ponte sullo Stretto, si vari una manovra finanziaria imponente con fondi ingenti destinati alla difesa del suolo, a mettere in sicurezza i corsi d’acqua, per togliere il cemento dove si può e rinaturalizzare l’ambiente che abbiamo violentato per decenni".

Maurizio Guccione