REDAZIONE LUCCA

Il 2 giugno da record di Del Prete. Quel volo infinito che segnò la storia

Il 2 giugno 1928 fu compiuta l’impresa delle 58 ore di volo ininterrotto

Il 2 giugno da record di Del Prete. Quel volo infinito che segnò la storia

L’associazione “Carlo del Prete, trasvolatore Atlantico” e la sua presidente Alessandra Zita del Prete si uniscono ai festeggiamenti del 2 giugno, Festa della Repubblica, con un ulteriore ricordo. Alle 15.30 del 2 giugno 1928 il maggiore Carlo del Prete e il capitano Arturo Ferrarin atterravano all’aeroporto di Guidonia-Montecelio dopo oltre 58 ore di volo ininterrotto con il loro aereo Savoia Marchetti S64. Caso vuole che quel giorno così grande per il lucchese Carlo del Prete, sia oggi la ricorrenza più importante della Repubblica Italiana. Questa impresa portò all’Italia ed oggi alla Repubblica che festeggiamo, ben tre record mondiali: record di durata in circuito chiuso: 58 ore e 34 minuti di volo ininterrotto; distanza in circuito chiuso: 7666,617 km; velocità media nei primi 5000km: 139,177 km/h.

Del Prete e il suo compagno Ferrarin partirono alle 5.16 del 31 maggio 1928 e percorsero per ben 51 volte il circuito parallelo alla costa tirrenica tra Torre Flavia e il faro di Anzio, pilotando a turni di 4 ore, mentre il compagno cercava di riposarsi. Con i record conquistati riportarono l’Italia e la sua Aeronautica in un ruolo di primissimo piano nella competizione sportiva e tecnologica che si andava sviluppando tra le nazioni, competizione che avvinceva il pubblico come oggi il calcio o come qualche anno fa la corsa per l’allunaggio sulla luna.

Nella foto si possono vedere Carlo del Prete (a sinistra, senza cravatta) e Arturo Ferrarin che festeggiano dopo il record. Accanto il signore con il cappello bianco è l’ingegner Alessandro Marchetti, progettista dell’aereo dei record l’S64, che il mese successivo avrebbe portato un altro primato all’Italia, con la trasvolata atlantica Italia-Brasile senza scalo. Presto, nel 2028 ricorrerà il centenario dei record.