REDAZIONE LUCCA

I gatti, il manifesto a Roma nel 1912 e la trippa

Non c’è trippa per i gatti" triste manifesto fatto affiggere nel 1912 su tutti i muri di Roma dal sindaco Ernesto Nathan. Da sempre i Romani hanno avuto gran rispetto ed amore per i gatti; tutte le sere al tramonto tante signore Romane chiamate Gattare visitavano queste splendide bestioline portando loro da mangiare; e, soprattutto il comune di Roma dava a queste signore un contributo economico per comprare fegatelli, milza e soprattutto trippa.

Ma nel 1912 la crisi economica costrinse il sindaco a sospendere questi aiuti comunicandolo con un manifesto triste e deprimente. Ma non solo Roma aveva i suoi Gattari; a Livorno ad esempio il Gattaro più famoso di sempre era Costanzo Ciano eroe di guerra autore insieme a Gabriele D’Annunzio della Beffa di Buccari, ove i nostri eroi a bordo di Mas (motoscafo armato silurante) affondarono le navi austriache nel porto di Buccari.

Fu il trionfo del coraggio e della audacia tanto che D’Annunzio appellò poi i Mas con il detto: "Memento Audere semper" (ricordati di osare sempre).

Compagna di gatti di Costanzo a Livorno era la Ciucia, generosa donna del quartiere Venezia che dedicò la vita ai suoi animali.

A chiunque consiglio di avere un gatto in casa; la pet terapy familiare data da queste bestiole è immensa; dà gioia, abbassa la pressione arteriosa, combatte la depressione.

E per i soggetti allergici al pelo di gatto c’è una soluzione: adottare gatti di razza Norvegese che non creano alcun tipo di allergia.

E la trippa? Splendido alimento ormai relegato a street food. E’ ricchissima in ferro, minerale molto utile alle ragazzine e alle donne in gravidanza.