I fantasmi di Auschwitz. A villa Bottini la mostra-racconto sull’orrore della Shoah

L’esposizione basata sugli scatti di Fiorenzo Sernacchioli porta i visitatori indietro nel tempo fino ai cancelli del campo di prigionia evocando la deportazione che milioni di persone subirono.

I fantasmi di Auschwitz. A villa Bottini la mostra-racconto sull’orrore della Shoah

I fantasmi di Auschwitz. A villa Bottini la mostra-racconto sull’orrore della Shoah

Una mostra fotografica e un percorso immersivo che, attraverso oggetti, ambientazioni, musiche e rumori di fondo, accompagnerà i visitatori in un viaggio nella memoria, per non dimenticare uno dei momenti più bui della storia umana e dell’Europa: la Shoah.

L’esposizione "I fantasmi di Auschwitz, affinché la shoah non diventi un mero rigo sui libri di storia", organizzata in occasione del Giorno della Memoria, verrà inaugurata a villa Bottini il prossimo 18 gennaio e resterà aperta fino all’8 febbraio. Scopo della mostra è quello di portare gli spettatori indietro nel tempo fino ai cancelli di Auschwitz, in quello che fu uno dei luoghi principali deputati al sistematico genocidio perpetrato dai nazisti nei confronti degli ebrei e di tutte le categorie di persone ritenute indesiderabili o inferiori per motivi politici, razziali o religiosi: uomini, donne, bambini e persone con disabilità, che furono private della loro umanità e mandate a morire.

Il percorso si sonderà all’interno dei sotterranei della villa e sono stati scelti come ambientazione ideale della mostra: un luogo dove entra poca luce e con il soffitto basso. L’ingresso, attraverso un corridoio stretto e quasi buio, immetterà in un ambiente evocativo di una camera a gas, dove si troveranno, ammassati, barattoli di Ziklon B, il terribile gas utilizzato nei campi di concentramento per sterminare gli ebrei e tutti i prigionieri costretti a morire nelle camere a gas. Procedendo ancora verso la mostra fotografica, un troncone di binario e un grosso secchio zincato evocheranno nel visitatore la deportazione che milioni di persone subirono.

Durante tutto il percorso si diffonderanno negli ambienti musica della tradizione ebraica e suoni sparsi a ricordare i lunghi viaggi nei treni merci che, partendo da ogni angolo del continente, finivano per convergere in un unico punto, nel campo più tristemente famoso.

Infine, 36 scatti, tutti in bianco e nero che riproducono immagini tratte dai due viaggi che l’autore Fiorenzo Sernacchioli ha compiuto ad Auschwitz, accoglieranno i visitatori al termine del percorso immersivo ricreato sotto villa Bottini, documentando quello che fu l’orrore della Shoah.

"E’ importante continuare a parlare di questo tema e questa è una delle prime iniziative che annunciamo per la Giornata della Memoria – commenta il sindaco Mario Pardini – Parlarne attraverso le immagini è significativo, sono le immagini quelle che si imprimono nella memoria e che aiutano a trasmettere messaggi. Invito dunque tutta la cittadinanza a venire a vederla perché il messaggio che vogliamo trasmettere è fondamentale, importante e sempre attuale".

"Non potevamo rifiutare la collaborazione in questo progetto – dice il presidente della Fondazione Cassa Marcello Bertocchini – Non è soltanto una mostra fotografica ma un viaggio immersivo in quelle che sono le sensazioni che si provano a visitare un campo di concentramento e credo che sia soprattutto questo il valore aggiunto".

Andrea Falaschi