
Non sarà una lotta solo tra i tanti e prestigiosi candidati che si affacciano per la prima volta nella competizione,...
Non sarà una lotta solo tra i tanti e prestigiosi candidati che si affacciano per la prima volta nella competizione, quella che andrà in scena nell’ottobre prossimo in occasione delle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale toscano. Al fianco dei nomi che stanno emergendo in questi giorni, da quello dell’onorevole Bergamini di Forza Italia, a quelli degli ex sindaci Pd Tambellini, Menesini e Del Dotto, la lotta per i pochi posti disponibili – nella provincia di Lucca in tutto quattro – passerà prima di tutto dai consiglieri uscenti, ma anche da molti che nelle scorse elezioni del 2020 parteciparono senza successo alla competizione.
Partiamo dagli eletti. In casa Pd furono due: Mario Puppa, che raccolse ben 11917 voti, il maggior numero in assoluto, e Valentina Mercanti che si fermò a 7753. Numeri importanti, da verificare però alla luce dei mutati equilibri interni del principale partito della sinistra. Terza e prima dei non eletti risultò Francesca Fazzi con 4982 voti.
La lotta per uno, massimo due posti, sembra tutta tra i due uscenti e i tre sindaci neocandidati. Se la matematica non è una opinione, in parecchi rischiano di uscire con una bocciatura.
In Forza Italia, invece, non bastarono 3557 voti a Maurizio Marchetti per conservare il seggio: il partito azzurro non elesse nessuno e in questa competizione intende riprendersi lo scranno, magari anche grazie al contributo di Giovanni Minniti, l’ex assessore comunale della Lega defenestrato nei mesi scorsi dal sindaco Pardini e che nel 2020 raccolse 2017 voti con il Carroccio: ora è candidato con Forza Italia.
A proposito di cambi di casacca, nella Lega che vide la vittoria di Elisa Montemagni con 11918 voti, poi dimessasi una volta eletta al Parlamento a cui subentrò Massimiliano Baldini (che aveva avuto 3419 voti), potrebbero gareggiare sia Massimiliano Simoni (2685 voti alle scorse elezioni con Fratelli d’Italia) che Annamaria Frigo (2672 voti sempre con Fratelli d’Italia). Entrambi sono passati con il generale Vannacci e la Lega.
Sull’esito pesano le oltre 11mila preferenze di Montemagni: in quale direzione andranno? In casa invece del primo partito, ovvero di Fratelli d’Italia, il copione rischia di essere quello di cinque anni fa: la lotta, almeno sulla carta, sembra essere ristretta tra Vittorio Fantozzi (consigliere in carica e che raccolse 5741 voti) e Michele Giannini (che arrivò secondo con 2754 preferenze).
Fabrizio Vincenti