MAURIZIO MATTEO GUCCIONE
Cronaca

"Governare la fragilità". Garofoli e Mattarella Jr alla prima di “Open Imt“

Dall’economia alla cybersecurity passando per le neuroscienze l’analisi del presidente di Sezione del Consiglio di Stato in San Francesco.

Roberto Garofoli

Roberto Garofoli

LUCCA La Scuola Alti Studi IMT di Lucca ha inaugurato primo appuntamento nell’ambito dell’iniziativa “Open Imt”, iniziativa rivolta al pubblico sulle tematiche di interesse generale. Ieri, nella Cappella Guinigi del complesso di San Francesco, è stato presentato il libro di Roberto Garofoli, presidente di sezione del Consiglio di Stato e Bernardo Giorgio Mattarella, ordinario di diritto amministrativo alla Luiss Guido Carli, dal titolo “Governare le fragilità. Istituzioni, sicurezza nazionale, competitività” (Mondadori, 2025). A fare gli onori di casa il rettore Lorenzo Casini che, nella sua breve presentazione, ha sottolineato come "il libro mi ha ricordato Italo Calvino quando coniò la formula dello scaffale ipotetico; in realtà questa pubblicazione è interessante perché tocca aree multidisciplinari, dall’economia alla cybersecurity e finanche le neuroscienze, e rappresenta una guida importante per entrare all’interno della macchina della pubblica amministrativa, con elementi di approfondimento".

A moderare il dibattito Ilaria Pavan, ordinaria di storia contemporanea a Imt e Alessandra Sardoni, giornalista di La 7. Un dibattito che ha sviscerato le tematiche che costituiscono i capitoli del libro, analizzando le varie sfaccettature legate alle istituzioni nazionali e i suoi rapporti con quelle internazionali. Di una pubblicazione importante ha parlato anche il sindaco di Lucca Mario Pardini, che ha colto l’occasione per evidenziare la "propositività per tracciare gli obiettivi" e di come "i grandi temi nazionali ed internazionali siano fondamentali nella logica del confronto, a partire proprio dalle amministrazioni locali che hanno il contatto diretto con i cittadini e la ricerca di uno sbocco della crescita".

Garofoli ha risposto alle domande di Pavan e Sardoni affrontano molti temi; dal calo del dato demografico in correlazione alle “fragilità” del mondo della scuola, fino quindi all’università, dalle dinamiche che riguardano le scelte relative alla difesa – oggetto di attualità e di dibattito politico nazionale ed europeo – e di come vi sia il rischio, peraltro già acclarato, di una desertificazione dell’istruzione accademica, soprattutto al sud, derivante sia dal calo delle nascite sia per la fuga verso altri atenei. "Vi è un’inadeguatezza – afferma Garofali – a colmare i divari tra i tassi di apprendimento e la dispersione scolastica e questo rappresenta una fragilità". Rispetto al capitolo della pubblica amministrazione, Mattarella ha spiegato che nel libro "siamo partiti dalla struttura amministrativa ma allargato la prospettiva; sicuramente il sistema è composto da ottime eccellenze ma con problemi nel reclutamento del personale e la complessità delle procedure, e tutto questo – conclude il professore – è un problema che va aggredito su diversi fronti: a livello locale i problemi sono in parte gli stessi di quelli nazionali, ma gli enti periferici hanno problemi più gravi come le assunzioni e un bisogno maggiore di dare risposte ai cittadini perché emerge una difficoltà ad applicare norme pensate per strutture più grandi".

Il libro costituisce una guida al sistema Paese, come per la questione della difesa militare e quella dai più moderni attacchi informatici. Il libro cattura una comprensione resa fluida dal linguaggio, uscendo da una narrazione talvolta stereotipata della pubblica amministrazione.

Maurizio Guccione