MARCO NICOLI
Cronaca

Gombereto non dimentica. Inaugura il parco intitolato a tre donne uccise dai nazifascisti

Domenica alle 17 la cerimonia promossa dall’Associazione Paesana. Tecla Bucchi, Vera Silvestri e Rita Silvestri trucidate il 14 giugno ’44.

Il piccolo borgo di Gombereto (nella foto la piazza) domenic a ricorderà tre donne trucidate il 14 giugno del 1944 dai nazifascisti

Il piccolo borgo di Gombereto (nella foto la piazza) domenic a ricorderà tre donne trucidate il 14 giugno del 1944 dai nazifascisti

Un evento importante si terrà a Gombereto, piccola e medievale frazione di Bagni di Lucca, domenica alle 17. Verrà, infatti, intitolato il parco giochi, gestito dalla locale Associazione Paesana, a tre donne: Tecla Bucchi di anni 8 e mesi 7, Vera Silvestri di anni 30 e Rita Silvestri di anni 36. Queste tre donne, tra cui una neonata, vittime di guerra, sono state uccise il 14 giugno del 1944 ed esattamente Tecla nei campi sotto Gombereto e Vera e Rita, due sorelle, sulla mulattiera che da Gombereto procedeva verso San Gemignano, vicino alla chiesina di San Giuseppe: uccise dalla mitragliatrice mg-42 tedesca.

Vera e Rita erano con la sorella Giulietta che miracolosamente si salvò. La giornata si svolgerà così, come comunicato dall’Associazione: alle 17 i saluti del rappresentante della Associazione Paesana di Gombereto e dell’Amministrazione Comunale; a seguire relazione del professor Fabrizio Nicoli. Terminata la relazione, verrà scoperta la lapide in memoria.

Come ci tiene a dire l’Associazione Paesana, questo evento ha lo scopo di evitare l’oblio su un evento così forte e drammatico per il paese. Uno degli eventi più importanti organizzato dall’Associazione. A margine, verrà organizzata una piccola mostra fotografica con alcuni scritti ed alcuni personaggi storicamente coinvolti e del posto. L’evento è patrocinato dal Comune di Bagni di Lucca, si terrà anche in caso di tempo incerto grazie ai gazebo prestati dalla Croce Rossa, e ha un parcheggio in alcuni campi puliti appositamente a pochi dal parco giochi.

Marco Nicoli