Se chiedete ad un Romanista chi sia Massimo Palanca come minimo gli viene un colpo. Massimo Palanca ovvero “mister tredici gol dalla bandierina” – e chi non se lo ricorda – fu l’incubo della Roma il 4 marzo del ’79.
Palanca giocava nel Catanzaro e grazie ad un suo calcio d’angolo infilato direttamente in rete distrusse la Roma. Le sue caratteristiche per dare questo micidiale effetto alla palla erano il piede di fata (36) fisico piccolo e quindi baricentro basso alla Maradona (era alto 1,60 metri) mobilità estrema, grande fantasia, ma soprattutto concentrazione; pare che applicasse prima di calciare una banalissima tecnica yoga: due respiri profondi e lentissimi.
Ma noi poveri mortali che ripudiamo qualsiasi allenamento fisico cosa possiamo fare per aumentare la concentrazione? Molto utili per i soggetti che non riescono a concentrarsi nello studio o nel lavoro sono alcune piante medicali, in primis il Gingko Biloba. Questa pianta migliora il microcircolo cerebrale fornendo più ossigeno all’impianto neuronale; un uso continuo e corretto permette di migliorare la concentrazione,la memoria e soprattutto la velocità ideica. Il Ginkgo inoltre è una pianta interessante anche dal punto di vista botanico semplicemente perché è una pianta fossile, esisteva già al tempo dei dinosauri. Il perché si spiega col fatto che non viene praticamente mai attaccato da parassiti e virus e quindi viene anche studiato per queste sue enormi difese immunitarie.
Pianta con caratterstiche “cerebrali” simili è la melissa, onnipresente in tutti i giardini di Italia. Ma spesso la mancanza di concentrazione deriva dall’ansia compagna delle nostre giornate lavorative. Le piante medicali utili in questi casi sono il tiglio e la valeriana; in ogni caso tutte queste erbe vanno usate sotto il controllo medico.