FIORELLA CORTI
Cronaca

"Giù le mani dalla cava". Gli ambientalisti contro la riapertura

“Apuane Libere“ contesta la riattivazione del sito estrattivo nella Valle di Arnetola. In passato anche la Soprintendenza Archeologica Belle Arti si era opposta. .

Torna a farsi sentire con forza la voce dell’Associazione ecologista "Apuane Libere" e lo fa presentando la propria posizione estremamente negativa rispetto alla riapertura dell’ennesimo sito estrattivo dismesso nella Valle di Arnetola denominato Cava Suspiglionica, proposta dal comune di Vagli Sotto. L’associazione condanna, infatti, fermamente l’operazione con cui s’intende "fare distruggere altri mappali di proprietà collettiva" alla base del Monte Pallerina. "Chiediamo al Parco Naturale Regionale delle Alpi Apuane – spiegano –, quale tutela dei valori naturalistici, paesaggistici e ambientali intende perseguire e se alle persone che arrivano per visitare le valli apuane si continuano a negare silenzio e bellezza riaprendo vecchie ferite, contraccambiando con nuovo rumore, bruttezze e inquinamento delle componenti ambientali.

Sarà l’ennesimo disastro ambientale commesso nei confronti di una Valle che, dall’approvazione dei Piani attuativi dei bacini estrattivi, ha visto la riapertura di altri quattro siti estrattivi dismessi da decenni.

Tutto questo grazie alle nefaste politiche adottate dal sindaco Mario Puglia, che dirige pure l’ufficio tecnico comunale. Non si può stare in silenzio di fronte all’ennesimo sacrilego tentativo di riaprire un sito dismesso da quasi cinquant’anni che si trova proprio dirimpetto a un luogo sacro, rinomato e protetto, come l’Eremo di San Viano. "A nostro avviso – aggiunge il presidente Gianluca Briccolani – lo scempio che si creerebbe sarebbe talmente impattante dal punto di vista paesaggistico e clamorosamente visibile dalle centinaia di persone che ogni anno visitano il sito religioso intitolato al Santo che visse da eremita sulle Alpi Apuane, da sempre conosciuto e amato per la sua umiltà e il suo amore per la natura, che andrebbe inoltre a minare la già scarsa fruizione turistica della zona".

La Cava Suspiglionica è dismessa da mezzo secolo e completamente rinaturalizzata, ma non possiede una viabilità di accesso praticabile e per questo la sua creazione, dettagliano ancora dall’Associazione, avrebbe un fortissimo impatto paesaggistico e con una pesante devastazione. In passato, anche la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Lucca e Massa Carrara si era opposta alla riapertura, con un motivato diniego".

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