DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Giovannetti chiama FdI "Stop diatribe, parliamo"

Il primo cittadino si dice convinto che il centrodestra possa tornare unito. Ma il Pd attacca: "Bartoli fatta fuori dieci giorni fa, deleghe ancora vacanti"

di Daniele Masseglia

I prossimi giorni dovrebbero essere decisivi per la ricomposizione della giunta, la cui pelle è mutata il 18 maggio con l’estromissione dell’ex vice sindaco leghista Elisa Bartoli per la storia della Bandiera blu e subito dopo la promozione a vice sindaco dell’assessore Stefano Filiè, anche lui leghista, in attesa di colmare il posto vacante. Il sindaco Alberto Giovannetti ribadisce che non c’è alcuna fretta e respinge le accuse che piovono dal Pd, che teme ripercussioni sull’azione amministrativa a causa di una giunta definita “azzoppata“. In mezzo c’è il caso Fratelli d’Italia, che nell’edizione di ieri ha annunciato di essere al lavoro per guidare la città negli anni a venire rimproverando al resto della maggioranza di averli estromessi da tutto. "Considero Fratelli d’Italia parte della maggioranza a tutti gli effetti. Sono nostri amici e fratelli – dice – e le mie porte restano spalancate per il confronto, il dialogo e l’ascolto. Ci sono tutti i presupposti affinché ognuno abbia il proprio spazio. Il centrodestra deve andare avanti unito e compatto, sono certo che ci sarà l’occasione per serrare le fila e trovare un punto d’incontro per organizzare insieme una macchina comunale ’ricca’ e complessa. Potremo levarci delle belle soddisfazioni: non conviene a nessuno fare queste dispute, lo dico per il bene della città. Il loro contributo è ben accetto, se hanno delle proposte come avvenuto per piazza XXIV Maggio, su cui abbiamo apportato modifiche, siamo disponibili ad ascoltarli".

Al contrario, il sindaco rigetta le accuse sulla lentezza delle scelte per il post-Bartoli. "Stiamo lavorando per sistemare le cose. Il Pd non è abituato a lavorare e non si rende conto che in questa amministrazione c’è gente che lavora anche oltre i normali carichi di lavoro, in maniera tranquilla e pacifica. Non si preoccupino, l’amministrazione continua a ’macinare’, non siamo scaldapoltrone. Sappiamo rimboccarci le maniche: faremo questa nomina il prima possibile. Alla comunità non interessa se ora le deleghe ce l’ho io, ma vuole risposte concrete".

Gli scenari paventati dal Pd, che interviene con i consiglieri Ettore Neri e Nicola Conti e Mirko Tomagnini della segreteria, vanno nella direzione opposta. "Sono passati più di 10 giorni da quando Giovannetti ha revocato le deleghe alla Bartoli – scrivono – cinicamente messa alla gogna dalla sua stessa parte politica e usata come foglia di fico e vittima sacrificale per nascondere ben altri scenari della lotta di potere in atto ormai da anni a tra Giovannetti, Mallegni, Lega, FdI e altri cespugli più o meno civici della destra. Queste beghe lasciano il Comune, nel bel mezzo di una pandemia, senza un assessore al sociale, all’ambiente e alla protezione civile. Mantenere vacanti queste deleghe per un così lungo periodo sottolinea la profonda spaccatura all’interno della maggioranza. Dopo l’uscita di scena di Mallegni, il sindaco ha già dimostrato come si possa trasformare il poco in nulla tenendo per sé cultura e turismo: non vorremmo che lo stesso disastro fosse esteso alle politiche sociali e ambientali. L’estate è alle porte: il centrodestra la smetta di trattare il municipio come un ring per le proprie lotte interne".