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Geal, depositato il ricorso. Prosegue la battaglia per l’acqua lucchese

Il Comune, assistito dallo studio legale Tonucci & Partner, impugna al Tar il diniego dell’Autorità idrica toscana alla richiesta di gestione autonoma.

Geal, depositato il ricorso. Prosegue la battaglia per l’acqua lucchese

Prosegue la battaglia dell’amministrazione comunale per cercare di mantenere autonoma la gestione della Geal e della risorsa idrica lucchese Nella foto il sindaco, Mario Pardini (foto Alcide)

Caso Geal, il Comune di Lucca ha depositato il ricorso al Tar contro la decisione dell’Autorità Idrica Toscana (Ait) che nell’estate scorsa aveva negato la possibilità di salvare l’azienda del servizio idrico. La sentenza è attesa entro 60 giorni.

Il ricorso era stato annunciato a settembre e nei giorni scorsi è stato depositato a cura dello studio Tonucci & Partner di Roma. In particolare, il caso è stato seguito dagli avvocati Luca Spaziani e Alberto Fantini che hanno notificato il ricorso anche agli altri soggetti interessati, a partire ovviamente dalla Regione Toscana. Come detto, il ricorso prende le mosse dal diniego opposto da Ait all’istanza di salvaguardia con gestione autonoma ex art. 147, comma 2-bis del Tu Ambiente, presentata dal Comune. Secondo Palazzo Orsetti e lo studio legale che cura il caso, il mancato riconoscimento della salvaguardia della gestione autonoma da parte del Comune, con il conseguente ingresso in Gaia, è destinato a produrre disservizi per gli utenti e problemi ai dipendenti. In particolare, a non convincere il Comune circa la decisione presa dall’Autorità sarebbero più di un aspetto. Intanto il diniego è stato formulato da un dirigente mentre l’atto avrebbe dovuto essere adottato dall’assemblea dell’Ait. Di più: è molto sommariamente motivato sul presupposto che non ricorrerebbero i requisiti caratterizzanti le "gestioni del servizio idrico in forma autonoma esistenti".

Per il Comune, le conclusioni sono palesemente in violazione del dettato normativo, che, si legge nel ricorso "viene distorto da parte dell’Autorità al fine di poter giustificare il proprio diniego, frutto di un’istruttoria del tutto inesistente durata appena un giorno (tra avvio del procedimento e preavviso di rigetto), che neppure si è premurata di analizzare la situazione di assoluta eccellenza della gestione e accompagnato da una motivazione fallace e inconsistente".

Viene inoltre sottolineata la mancata presa in esame della situazione in cui versa Gaia e di non aver valutato la più che efficiente gestione Geal.

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La battaglia è solo all’inizio, considerando anche l’eventuale secondo grado di giudizio del Consiglio di Stato, ma la scelta della giunta è andare avanti anche sul fronte giudiziario per tentare di salvare Geal.

Fabrizio Vincenti