
La presentazione del progetto di recupero delle cento fattorie romane
Nel 2005 arrivò in visita, per ‘benedire‘ gli scavi, l’allora ministro della Cultura, Giuliano Urbani. Poi il sito di Fossanera e delle cento fattorie Romane era sparito dai radar dell’interesse collettivo, tornando nel degrado e diventando sede di abbandono rifiuti e di altre attività poco edificanti. Adesso quel patrimonio archeologico e naturalistico rinasce.
Il progetto che riporta in vita le 100 fattorie romane nel bacino dell’ex Lago di Sesto, realizzato dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara in collaborazione con il Comune di Porcari, l’Oasi Lipu Massaciuccoli - Riserva naturale del Chiarone e Arké archeologia sperimentale, è stato presentato ieri mattina agli studenti della scuola media Enrico Pea di Porcari insieme a un programma di laboratori didattici e visite tematiche gratuite.
A illustrare i dettagli la soprintendente Angela Acordon, l’archeologa Neva Chiarenza, l’assessora alla cultura Eleonora Lamandini, Marcello Labate dell’Oasi Lipu Massaciuccoli e Marta Bruschini di Arké. Passeggiando lungo il percorso delle 100 fattorie romane si fa esperienza di un ambiente non sconvolto dall’urbanizzazione e, anzi, caratterizzato dall’eccellente stato di conservazione di siti archeologici millenari, (zona colonizzata da Etruschi, Romani e Longobardi), alcuni dei quali ancora visibili e valorizzati. I pannelli, adesso completamente rinnovati nei contenuti e nella concezione, accompagnano il visitatore con testi, immagini e QRcode di approfondimento, distribuiti lungo il rio Rogio su circa 3 chilometri di cammino fra campi coltivati e boschetti, permettendo di spaziare dal birdwatching all’archeologia.
Un importante lavoro di pulitura del verde e di manutenzione dei sentieri è stato condotto dal Comune di Porcari, mentre il restauro dei resti romani è stato affidato alla ditta Piacenti restauri Spa. Il percorso archeo-naturalistico è liberamente accessibile. Le visite a tema sono prenotabili gratuitamente a questi contatti: [email protected], [email protected]. Uno spazio ricco di biodiversità e di memoria, già tutelato grazie al vincolo paesaggistico e ai vincoli archeologici, ma che ha bisogno di essere protetto e conosciuto.
La Soprintendenza e il Comune di Porcari ringraziano il dottor Michelangelo Zecchini, il signor Marco Ninci che ha messo a disposizione una porzione di proprietà per consentire la sosta delle auto nelle vicinanze del percorso.
Massimo Stefanini