LAURA SARTINI
Cronaca

Flai Cgil contro le aziende agricole che “sfuggono“ agli obblighi

La Flai Cgil Lucca ieri mattina ha dato vita a una manifestazione in Piazza Napoleone, nell’ambito della mobilitazione nazionale della...

Un momento del sit-in che si è svolto ieri mattina in piazza Napoleone con i lavoratori Cgil del comparto agro-alimentare della Lucchesia

Un momento del sit-in che si è svolto ieri mattina in piazza Napoleone con i lavoratori Cgil del comparto agro-alimentare della Lucchesia

La Flai Cgil Lucca ieri mattina ha dato vita a una manifestazione in Piazza Napoleone, nell’ambito della mobilitazione nazionale della categoria sindacale dei lavoratori del settore agroalimentare, per manifestare contro la mancata applicazione della legge 199/2016. Una legge nata proprio dall’iniziativa dei lavoratori agricoli, che nel 2016 si sono organizzati assieme alla propria categoria sindacale per dire basta al caporalato. La legge in questione prevede infatti l’istituzione di una rete di aziende agricole virtuose, attraverso la certificazione delle stesse da parte di un’apposita sezione delle commissioni Cisoa dell’Inps. Così facendo, la rete identificherebbe le imprese che rispettano i diritti dei propri lavoratori, aiutando così di conseguenza ad identificare, tra quelle escluse, quelle che potrebbero sfruttarli. Commissioni che però, sulla maggioranza del territorio nazionale, ancora non esistono a distanza di quasi dieci anni dall’entrata in vigore della legge che le istituisce. Tanto che, secondo i dati Inps del 2024, solo 8 aziende su tutto il territorio nazionale hanno aderito alla rete agricola di qualità. Non fa eccezione la provincia di Lucca, dove, nonostante la frequente sollecitazione da parte della Flai Cgil, l’Inps ha dichiarato che il progetto non è in cantiere in quanto non ci sarebbe alcun riscontro sull’interesse da parte delle aziende agricole nell’aderire.

La situazione sul nostro territorio sarebbe evidentemente simile a quella del resto d’Italia, ragion per cui la Flai Cgil nazionale ha indetto una giornata di mobilitazione nazionale. Una mobilitazione che diventa ancora più importante visto l’avvicinarsi del voto per i referendum popolari promossi dalla Cgil, che, come la legge 199, mirano ad ottenere un lavoro più sicuro e giusto.