Fiumi e torrenti sotto controllo Grande lavoro del Consorzio ma gli eventi estremi fanno paura

Il presidente Ridolfi: “Non sembrano esserci motivi di allarme ma se malauguratamente ci dovessimo imbattere in quanto accaduto in Emilia Romagna, anche da noi potrebbero verificarsi seri problemi“.

Fiumi e torrenti sotto controllo  Grande lavoro del Consorzio  ma gli eventi estremi fanno paura
Fiumi e torrenti sotto controllo Grande lavoro del Consorzio ma gli eventi estremi fanno paura

Una riflessione sulla tenuta idrogeologica della Piana di Lucca, è quasi obbligatoria. Soprattutto dopo quanto accaduto in Emilia Romagna: anche perché – ed è il problema dell’Italia intera – non esistono zone che possono essere considerate al riparo da eventi calamitosi come quello ancora in corso sul territorio romagnolo.

La Lucchesia ha un reticolo idraulico importante, con la città capoluogo lambita dal fiume Serchio il quale, in passato, ha tracimato, per esempio nella zona dell’Oltreserchio. Ma la situazione, oggi, appare essere più tranquilla. Lo afferma il presidente del Consorzio di bonifica 1 Toscana nord, Ismaele Ridolfi.

"Negli anni, il livello di sicurezza dei nostri corsi d’acqua è cresciuto notevolmente; l’impegno costante, grazie anche ai finanziamenti del Regione, a esercitare opere di manutenzione su corsi d’acqua nella Piana, come nel caso del Rio Leccio a Porcari, che in passato ha tracimato più volte, vede oggi interventi di 800mila euro e, soprattutto, il finanziamento di 5 milioni di euro per realizzare le casse di espansione che accrescono nettamente la sicurezza idraulica dell’intera Piana lucchese".

Il pensiero, oggi, va alle one colpite dall’incendio dello scorso anno sul versante di Lucca, per esempio nella zona di Balbano: "In alcune zone colpite dal fuoco della scorsa estate – prosegue Ridolfi – sia sul versante di Massarosa che lucchese, abbiamo realizzato un sistema di “briglie” utile alla messa in sicurezza di un territorio privo di vegetazione; fortunatamente questa sta crescendo e ciò è importante per la tenuta del terreno in caso di forti piogge e dilavamenti".

Sotto osservazione e comunque monitorata, sempre dal Consorzio, la parte dell’Oltreserchio sul Rio Dogaia, così come, secondo il Consorzio, sono in corso lavori di ripulitura dalla vegetazione all’interno del fiume Serchio.

E qui Ridolfi precisa: "La cifra stanziata per la manutenzione del fiume è di 450 mila euro, una cifra importante ma non sufficiente a rimuovere le piante che sono cresciute; anche se bisogna dire che, secondo alcuni esperti, la presenza anche se non massiccia di alberature di piccolo taglio, piante il cui diametro è di 4-5 centimetri, non creano problemi ma, anzi, concorrono a determinare un’azione frenante per l’acqua".

Ulteriori finanziamenti, sempre secondo Ridolfi, dovrebbero comunque essere richiesti dal Genio civile.

"Nella nostra zona – conclude il presidente del consorzio Toscana nord – non sembrano esserci motivi di allarme ma se ci dovessimo malauguratamente imbattere in quanto è accaduto in Emilia Romagna, anche da noi potrebbero verificarsi seri problemi".

Tra i corsi d’acqua che in passato hanno causato disagi nella piana lucchese, anche il rio Casale rispetto al quale, dicono dal Consorzio, "sono stati fatti importanti lavori di messa in sicurezza aumentando anche la la portata del corso d’acqua".

Maurizio Guccione