REDAZIONE LUCCA

Morire sul lavoro: fiori e muto dolore per l'infermiera Giovanna Colombini

Ancora sotto choc i colleghi dell’infermiera morta dopo l’incidente nel parcheggio del San Luca. La Fp Cgil: "Non è il momento di inseguire colpevoli o ipotizzare congiunture strutturali"

La zona del parcheggio del San Luca dove è avvenuto il tragico incidente mortale

Lucca, 1 ottobre 2021 - Una tragedia che segna ogni nuova giornata di lavoro per il personale del San Luca, occhi bassi, clima pesantissimo, parole che ancora alitano incredulità e senso di impotenza.

Non ci si può fare una ragione di una morte tanto assurda. I colleghi hanno messo dei fiori dove tutto è avvenuto, nel parcheggio del San Luca di fronte all’ingresso del Pronto soccorso. Era lì che l’infermiera Giovanna Colombini lunedì scorso, alle 6.30 del mattino, aveva appena parcheggiato l’auto e a piedi stava entrando in ospedale per prendere servizio.

E’ qui che un’auto in ingresso l’ha urtata, un colpo lieve che però le ha fatto perdere l’quilibrio ed è caduta sbattendo la nuca. “La tragedia che si è verificata all’Ospedale San Luca ha sconvolto tutta la comunità e rimarrà per sempre nella storia, così come Giovanna, un’infermiera che ha fatto del lavoro un valore portante della sua vita, in un periodo come questo che ha mutato profondamente ogni assetto collettivo – è l’intervento di Fp Cgil Lucca – Un’infermiera che ha lavorato durante una pandemia mondiale, che non si è fermata dinnanzi alla difficoltà di affrontare la quotidianità nei momenti più complessi della sanità pubblica. Che ha sempre lavorato con coraggio e un impegno encomiabile, portando benessere a molte persone della nostra città“.

“E adesso non è più tra noi, anche se il suo ricordo, la vitalità, l’energia e l’attaccamento al lavoro rimarranno per sempre come insegnamento per tutti – continuano il referenti sindacali del comparto –. Non è più tra i suoi colleghi e le colleghe, nell’Ospedale San Luca e in ogni punto del nostro sistema sanitario. Non si può morire sul lavoro e questo è accaduto all’improvviso, travolgendo la famiglia in un dolore senza fine“.

“La FP Cgil è composta da lavoratori e lavoratrici dei comparti del pubblico impiego che ogni giorno servono il patrimonio pubblico attraverso il loro lavoro. La morte di Giovanna ci lascia senza fiato. Siamo vicini ai famigliari in un cordoglio sincero e nessuna parola può andare a mitigare la loro sofferenza – sottolinea la nota in cui Cgil ha voluto evidenziare un altro passaggio importante–: non è il momento di inseguire colpevoli o ipotizzare congiunture strutturali che saranno verificate dalle autorità giudiziarie. Il nostro sindacato porta con sè i valori della difesa del lavoro e dei lavoratori, che questa tragedia ha sconvolto oltremodo, e l’urgenza di mettere al centro la sicurezza del lavoro, così come la dignità delle persone che operano nel servizio pubblico“.

L.S.