REDAZIONE LUCCA

Episodi di bullismo circolano tra i banchi di scuola Il fenomeno esiste anche tra gli studenti più piccoli

Non è raro sentir dire che, anche tra bambini e bambine della scuola primaria, ci siano dei bulli e delle vittime di bullismo. Il bullismo consiste in una serie di azioni e di offese che un bambinoa subisce ripetutamente da parte di un altro. Non bisogna però confondere gli atti di bullismo con i litigi o le incomprensioni che talvolta nascono e si sviluppano nella classe. Ci sono bambini che molto spesso tendono a prendersela con i coetanei, non sanno controllare la rabbia e il comportamento e, soprattutto, sono supportati da quelli che ridono e danno loro tantissima forza. Il bullo agisce in due modi: con le azioni e le parole. Picchia, dà pugni, calci, graffia, morde, sputa, ruba le merende, tira i capelli; oppure si rivolge alla sua vittima con offese, pensieri razzisti, foglietti offensivi, prese in giro. Il bullo ha bisogno di scegliere qualcuno con cui fare il prepotente e può scegliere chiunque. Tuttavia la maggior parte di coloro che subisce l’aggressività di un bullo è sensibile, intelligente e gentile, vive in una famiglia normale e non ha fatto niente per meritarsi un trattamento simile. Per questo, alcuni bambini e bambine non vanno volentieri a scuola, hanno paura. Vengono offesi per il loro aspetto, derubati, esclusi ripetutamente dai giochi o minacciati da qualcuno che non li lascia mai in pace. Non dobbiamo vergognarsi di raccontare se un bullo ci perseguita. Si deve invece: riferire agli insegnanti e ai propri genitori quello che accade; incoraggiare chi sta subendo la prepotenza di un bullo a parlarne con gli insegnanti; consigliare a chi ha visto qualcuno fare il bullo con un altro di raccontare tutto agli insegnanti; chiedere che qualcuno venga a scuola a parlare del bullismo e spiegare come affrontarlo.