
Super ospite da tappeto rosso stamani al festival LuccAutori che, in collaborazione con Fondazione Giovanni Pascoli, propone l’incontro con il regista e sceneggiatore Enrico Vanzina (nella foto). Punto di convergenza, alle 10, il cinema Roma a Barga. Sarà l’occasione per parlare del suo libro Diario Diurno (HarperCollins) che recentemente ha vinto il premio internazionale Casinò di Sanremo. Con Vanzina intervengono Alessandro Adami presidente della Fondazione Giovanni Pascoli e Demetrio Brandi, presidente di LuccAutori. Carlo Sburlati porterà un saluto da parte della giuria del premio Casinò di Sanremo.
Con la partecipazione degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Barga. Durante l’incontro si parlerà di Giovanni Pascoli ‘narratore dell’avvenire’ e si ricorderà il centenario dalla nascita del poeta e regista Pier Paolo Pasolini. Pasolini scrisse la propria tesi di laurea proprio sul poeta di Castelvecchio; una tesi nata in tempo di guerra, tra vicende travagliate. Con il suo lavoro, Pasolini si propose di analizzare alcune delle composizioni di Giovanni Pascoli che lui riteneva dettate dalla pura volontà di fare poesia, formulando tante osservazioni sua modernità linguistica pascoliana che negli anni sarebbero state unanimemente accolte dalla critica letteraria. Nel suo “Diario diurno“ (HarperCollins) Vanzina racconta undici anni, racchiusi da due grandi crisi sociali, quella economica del 2011 e quella che stiamo ancora vivendo ed è legata alla pandemia. E in mezzo: la vita, le gioie, i dolori, gli attimi solo in apparenza insignificanti ma in realtà decisivi, la politica, i libri, il cinema, certo, il cinema, gli amici che si ritrovano o se ne vanno, gli incontri casuali, le strade prese o perse. Primogenito del regista e sceneggiatore Steno e fratello del regista e produttore Carlo Vanzina, Enrico ha realizzato più di 80 sceneggiature.