Black out senza fine, i disagi si moltiplicano per le attività. Sabato scorso è toccato a quelle sulla via Sarzanese a Ponte San Pietro, a farne le spese anche la Pasticceria Dianda che dalle 8.30 alle 13, per lavori sulla rete, è rimasta senza corrente elettrica e si è vista sfumare una bella sfilza di colazioni per l’impossibilità di servire caffè e cappuccini.
Ma anche il parrucchiere, l’edicola e due macellai della zona hanno subito gli effetti del problema così come ieri, per la seconda volta, anche la piscina dell’Itis Fermi di San Filippo che ha dovuto chiudere i battenti dalle 11.30 fino alle 17. “La prima volta, il 19 maggio, hanno avvisato appena 4 giorni prima che avrebbero interrotto la fornitura di energia elettrica. Ho dovuto tenere chiuso l’impianto per buona parte della giornata anche se poi – dice Pietro Casali, nella foto, presidente dell’Asd Circolo Nuoto Lucca – ho verificato che la luce non è mai stata tolta. Un danno che quantifico in almeno duemila euro, un danno causato al Circolo Nuoto per nulla“.
Ma non è finita. Ieri un altro “stop“ per le attività in acqua. “Con lettera del 30 maggio e-distribuzione ha di nuovo annunciato l’interruzione del servizio sempre per lo stesso orario 11.30-17, l’orario in assoluto più dannoso per noi, perchè fermare la piscina in quelle ore significa perdere l’intera giornta di lavoro. Se fosse stato 10-14.30 – spiega Casali – avremmo almeno ’salvato’ le attività del pomeriggio, ma qualcuno evidentemente non si cura del lavoro altrui“.
Casali va dunque al punto: “Ho appena inviato a e-distribuzione una pec ufficiale con cui richiedo il risarcimento del danno da quantificare con precisione ma comunque non inferiore a duemila euro, augurandomi ovviamente che si astengano in futuro da questo stillicidio di disservizi“.
Laura Sartini