REDAZIONE LUCCA

E senza la pioggia lo smog ristagna ancora

A Lucca, la siccità fa risalire i livelli di PM10, con centraline che superano i limiti di sicurezza. La mancanza di pioggia preoccupa per possibili restrizioni future.

Sparisce la pioggia e tornano a salire i valori delle polveri sottili PM10. Il fenomeno ormai è noto. Le due settimane di siccità fra il 24 gennaio e il 7 febbraio avevano portato a ben dieci giorni rossi, ovvero a valori delle polveri sottili superiori a 50 microgrammi per metro cubo nella pianura di Lucca. La pioggia del 9 e 10 febbraio aveva spento l’allerta, fino a registrare valori accettabili, compresi fra 23 e 41 microgrammi per metro cubo, fino a giovedì scorso nelle tre centraline Arpat di piazzetta San Micheletto nel centro storico di Lucca, di San Concordio in contrada accanto alla scuola media e Capannori via Carlo Piaggia.

Proprio quest’ultima centralina ormai da dieci anni mantiene il triste primato regionale del più alto numero di superamenti del valore giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo, valore limite sulle 24 ore per la protezione della salute umana da non superare più di 35 volte nell’anno civile. Ha inoltre un altro primato regionale: quello di aver superato negli anni 2017-2022 anche la media annuale di 40 microgrammi per metro cubo che rappresenta il valore limite annuale per la protezione della salute umana. La “spia rossa” si è nuovamente accesa venerdì scorso (con 66 microgrammi) e sabato (57 microgrammi) mentre il valore di domenica (48 microgrammi) si è leggermente ridotto. Intanto anche ieri c’è stata assenza di pioggia per l’ottavo giorno consecutivo. Una situazione che non consente di fare previsioni ottimistiche. In altre parole potrebbero scattare presto altre limitazioni. Febbraio è, tra i mesi invernali, quello che generalmente registra il minor quantitativo di pioggia sulla pianura e sulla città di Lucca. Fenomeno conosciuto tanto da essere definito “secchina” dai lavoratori che operano all’aperto: muratori, cantonieri, ecc.

Purtroppo la pianura lucchese è una conca delimitata dagli Appennini, dal Monte Pisano e dal Montalbano. Un bacino nel quale sono relativamente frequenti situazioni sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti.

P.M.