"E’ finito il tempo del “ni“". Assi viari, pioggia di critiche

Da Caruso (Lega Capannori) ai circoli di Lucca e Piana di Sinistra Italiana fino a Europa Verde – Verdi: tante prese di posizione contro il progetto.

"E’ finito il tempo del “ni“". Assi viari, pioggia di critiche

Luca Fidia Pardini di Europa Verde – Verdi

Questione assi viari, pioggia di critiche e perplessità alla notizia che gran parte delle osservazioni strutturali mosse dalle amministrazioni di Lucca, Capannori e dalla Provincia sono cadute nel nulla o quasi: a partire dall’altezza del viadotto per concludere, nonostante le tante prese di posizione nel tempo, sulle opere a protezione dei Laghetti di Lammari. Per Domenico Caruso, consigliere comunale della Lega a Capannori è prima di tutto una responsabilità del Pd e di Stefano Baccelli che da assessore regionale alle Infrastrutture "sovraintende alla realizzazione del tracciato mettendo a tacere le timide voci dissenzienti al progetto".

Per l’esponente leghista, il sistema tangenziale di Lucca presenta la criticità di non aver recepito le osservazioni di cittadini e associazioni. "Su questa vicenda - spiega Caruso - ha indubbiamente pesato il comportamento incerto del Comune di Capannori che mai si è dichiarato nettamente contrario agli assi viari, ma favorevole a patto che venissero accolte le sue modifiche al progetto e questo per l’esigenza, da un lato, di non irritare i vertici regionali del Pd e dall’altro per la necessità di non andare contro l’opinione pubblica in gran parte scettica sull’utilità dell’opera. Più decisa è stata la presa di posizione sulla richiesta di realizzare una nuova viabilità tra via Chelini, via Tazio Nuvolari, via del Rogio fino al casello del Frizzone che però rappresenta un salto nel buio".

Ancora più duri sono i circoli di Lucca e Piana di Sinistra Italiana. "Ci siamo - scrivono in una nota i due circoli - adesso nessuno può più nascondersi dietro timidi distinguo, richieste di improbabili mitigazioni ambientali del tutto impossibili, adesso tutti sono allo scoperto, o si dice sì o si dice no. Il 9 ottobre è il termine perentorio entro il quale le amministrazioni e gli Enti partecipanti devono fare le proprie determinazioni in termini di assenso o dissenso motivato". "Ai Comuni di Lucca e Capannori - prosegue la nota - è richiesto di rilasciare l’autorizzazione paesaggistica per quanto di propria competenza. Siamo curiosi di vedere chi avrà il coraggio di firmare un’autorizzazione paesaggistica per un progetto che taglia in due l’intera Piana con una muraglia di 6/10 metri di terrapieni e viadotti. Chiediamo al Comune di Lucca e di Capannori di non rilasciare nessuna autorizzazione paesaggistica e a Capannori chiediamo di confermare il suo dissenso motivato rispetto a questo progetto, di richiedere una nuova inchiesta pubblica e una valutazione Impatto ambientale aggiornata".

Preoccupazione anche da Europa Verde che chiede che le amministrazioni di Lucca e Capannori esprimano il loro dissenso motivato alla realizzazione dell’opera. "E’ finito il tempo del “ni“. Come Europa Verde – Verdi - si legge in una nota a firma del co-portavoce Luca Fidia Pardini - sosteniamo con forza gli oltre 5.000 cittadini che hanno espresso la loro contrarietà agli assi viari e per rinforzare la posizione del dissenso motivato chiediamo che venga effettuata una nuova inchiesta pubblica che aggiorni quella 2014 (che già demoliva l’idea di realizzare l’opera) e che permetta finalmente di accantonare un’idea di sviluppo assurda e anacronistica".