E’ ancora emergenza in difesa. Tiritiello out, Benassai in forse

Serie C. Per la Lucchese in arrivo un vero tour de force ravvicinato. Si parte con la trasferta di Pescara

Le buone intenzioni stanno a zero. La verità è una sola: nelle prime otto giornate del girone di ritorno la Lucchese ha messo insieme appena 8 punti (uno a partita), rispetto ai 13 conquistati nello stesso periodo nel girone di andata, che certificano un evidente “trend“ negativo. E dopo i risultati dei posticipi, la squadra rossonera è scivolata addirittura al quattordicesimo posto di una classifica che fortunatamente è ancora abbastanza corta, rispetto sia alla zona play-off, che a quella play-out.

C’è bisogno di una decisa inversione di tendenza, nel momento forse cruciale della stagione, con la Lucchese che sarà attesa da un autentico “tour de force“ ravvicinato e contraddistinto da alcuni scontri diretti decisivi ai fini del futuro piazzamento finale. Nel ristretto spazio di una quindicina di giorni, i rossoneri giocheranno ben 5 partite, due nel mese di febbraio (sabato prossimo a Pescara, poi mercoledì 28 a Padova in occasione della semifinale di ritorno di Coppa Italia), quindi 3 nei primi dieci giorni di marzo (domenica 3 in casa con il Rimini, mercoledì 6 trasferta a Pontedera, domenica 10 al Porta Elisa contro l’Olbia).

E’ ovvio che per reggere lo stress psico-fisico legato a questi impegni ravvicinati, sarà fondamentale una gestione intelligente di tutto l’organico, al netto degli infortunati storici come Fedato e Perotta, mettendo anche nel computo che il “ritorno“ di Padova porterà via preziose energie.

Il fatto che in campionato i biancoscudati guidati da Torrente siano ad otto lunghezze dalla capolista Mantova, è molto probabile che punteranno a vincere la coppa Italia e dunque la Lucchese dovrà avere la forza di conservare l’esiguo vantaggio di un gol, maturato nel match dell’andata al Porta Elisa, se vorrà staccare il biglietto per la finale, che potrebbe essere diventato l’obiettivo primario da centrare, dal momento che in campionato la Pantera è decisamente in ritardo rispetto all’iniziale tabella di marcia.

Ma prima di pensare al decisivo match di ritorno dell’Euganeo c’è da preparare al meglio la trasferta di Pescara, che è diventata ancora più complicata per la voglia dei biancocelesti, non solo di tornare alla vittoria con dedica speciale per l’allenatore Zeman, ma soprattutto di lasciarsi alle spalle un imprevisto e prolungato periodo negativo.

Gorgone sarà costretto a ritoccare nuovamente il reparto difensivo, che è stato costantemente bersagliato da squalifiche ed infortuni dal momento che capitan Tiritiello è stato fermato per un turno dal giudice sportivo e che bisognerà aspettare i prossimi giorni per capire se Benassai si è ristabilito dalla febbre, che però potrebbe lasciare qualche strascico a livello fisico.

Al momento i tre difensori sono Sabbione (il più in forma), Gucher e Fazzi, che però giocherebbero insieme per la prima volta. Tornerà a disposizione Guadagni che ha scontato il turno di stop, mentre non sembra avere alternative il tridente d’attacco composto da Rizzo Pinna, Magnaghi e Disanto, con quest’ultimo che però deve dare di più.

Emiliano Pellegrini