REDAZIONE LUCCA

Due secoli in un libro Una storia al plurale

Presentato il volume promosso dall’amministrazione comunale in occasione dei duecento anni, tra tappe storiche e cambiamenti.

Due secoli in un libro Una storia al plurale

Era definito il borgo rurale più esteso d’Italia. Poi sono arrivate anche le industrie. Una storia lunga due secoli che il libro "Capannori, una comunità plurale 1823-2023" racconta in maniera completa. Il volume è stato presentato ieri in una affollata sala consiliare. L’opera, edita da PubliEd e curato dal professor Claudio Rovai e dall’architetto Gilberto Bedini e che vede come altri principali autori, Giovanni Massoni, Sebastiano Micheli e Maria Panattoni, non è un’opera strettamente cronologica, bensì una narrazione corale, facendo emergere temi, memorie, percorsi di ricerca e di approfondimento, proponendosi come l’inizio di una ulteriore occasione di studio e di ricerca storiografica.

A presentare il libro sono stati, insieme ai tanti autori che hanno curato i testi, il sindaco Luca Menesini e il professor Alessandro Volpi, docente di Storia Contemporanea all’Università degli Studi di Pisa che sono intervenuti dopo i saluti istituzionali del sindaco di Porcari Leonardo Fornaciari, dell’assessore alla cultura del Comune di Altopascio Alessio Minicozzi, del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Marcello Bertocchini, del consigliere della Fondazione Banca Del Monte di Lucca Lamberto Serafini e di Ilaria Del Bianco, presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo. Presenti in sala assessori, consiglieri comunali, gli ex sindaci di Capannori, Romano Citti e Michele Martinelli, il sindaco di Castelnuovo Garfagnana Andrea Tagliasacchi, i consiglieri regionali Valentina Mercanti e Mario Puppa. "La presentazione di questo volume rappresenta una tappa significativa del percorso intrapreso per festeggiare il Bicentenario del Comune – ha detto il sindaco Luca Menesini - la pubblicazione ripercorre i passaggi storici e istituzionali salienti di questi duecento anni che hanno visto Capannori cambiare in modo profondo sotto tanti punti di vista". Si parte da quel 24 settembre 1823 nel quale con il decreto Ducale, Maria Luisa di Borbone ne costituiva la sua origine con un territorio molto ampio che andava ben oltre gli attuali confini, poichè comprendeva anche le frazioni di Badia Pozzeveri e l’intero comune di Porcari che si separerà da Capannori nel 1913.

Massimo Stefanini