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Donna morsa da un lupo. Installate le fototrappole: "Qualcuno gli dà del cibo"

I carabinieri forestali indagano sulla disavventura vissuta dalla cinquantenne. Dopo il sopralluogo ricordano: "Non date da mangiare agli animali selvatici"

Donna morsa da un lupo. Installate le fototrappole: "Qualcuno gli dà del cibo"

Lucca, 23 aprile 2023 - I carabinieri forestali sulle tracce del presunto lupo che un paio di settimane fa ha morso una signora di 50 anni di Porcari. La donna stava portando a spasso il suo cane, in via Pollinelle, quando all’improvviso è spuntato l’animale (descritto dalla vittima come lupo) che ha provato ad attaccare il cane. A quel punto, per difendere il suo amico a quattro zampe, la donna è stata morsa al braccio. Da lì è scattata tutta la prassi sanitaria e ora sono scattate anche le indagini dei carabinieri forestali. I militari, oltre a raccogliere la testimonianza della donna e di altri residenti della zona, hanno fatto anche un sopralluogo, insieme al personale Asl, nel punto dell’avvistamento. "La zona è sotto controllo tramite strumenti di foto ripresa automatizzata (le foto trappole in parole povere ndr ) - spiegano i carabinieri - Il fine è quello di verificare se si tratti effettivamente di lupo, se nella zona di attacco sono state svolte azioni che abbiano condizionato il selvatico e se l’animale continua a frequentare sempre lo stesso luogo".

Dal sopralluogo è emerso che in quella zona vengono lasciati, periodicamente, scarti di cibo destinati proprio alla fauna selvatica. "Tale pratica è assolutamente da evitare - ricordano i carabinieri - anche perché costituisce il principale fattore nell’innesco di dinamiche di abituazione degli animali selvatici, tra cui il lupo, conducendo a comportamenti “confidenti” potenzialmente pericolosi". I militari ricordano, inoltre, come nei luoghi pubblici sia sempre necesario tenere il proprio cane al guinzaglio "non solo perché imposto dalle disposizioni inerenti l’incolumità delle persone, ma perché nel caso di presenza di lupi, il cane vagante può costituire una ulteriore attrattiva per il selvatico che lo può vedere come competitore, partner sessuale o addirittura come preda". È stata infatti proprio la presenza del cane (al guinzaglio o meno, questo non è noto) ad attirare l’animale selvatico.

"La gestione del caso - conclude il gruppo forestale - rientra tra le azioni oggetto del progetto europeo “Life Wild Wolf” di cui il Comando è partner. Il progetto verrà sviluppato in aree rurali, urbane e periurbane di 8 Stati e avrà una durata di 5 anni con un budget totale di circa 7 milioni di euro. Il principale obiettivo è migliorare la coesistenza tra lupo e uomo in aree urbane e periurbane, con azioni di mantenimento della selvaticità del predatore, in modo che non perda il suo carattere elusivo e non interagisca direttamente con le comunità locali, continuando a svolgere il suo importante ruolo ecologico". Il ruolo dei carabinieri sarà quello di coadiuvare tutte le attività connesse al monitoraggio delle situazioni di lupi “confidenti“ e di implementare delle squadre specializzate per la dissuasione attiva di lupi particolarmente problematici, attraverso l’utilizzo di proiettili di gomma.