REDAZIONE LUCCA

Delitto Raluca, sequestrati due telefoni

Appartengono all’operaio accusato di essere il suo killer. Gli inquirenti ancora a caccia del coltello

La Procura di Aosta ha acquisito i contenuti dei due cellulari di Gabriel Falloni, l’operaio 36enne di origini sarde, in carcere con l’accusa di essere l’autore dell’omicidio di Raluca Elena Serba, la 31enne romena residente a Lucca, ma trovata morta il 18 aprile in un appartamento preso in affitto ad Aosta. Registro chiamate, immagini e conversazioni WhatsApp sono state sottoposte a copia forense e saranno analizzati dagli inquirenti.

All’appello, infatti, manca ancora l’arma del delitto con cui l’operaio avrebbe tagliato la gola alla donna. Gli investigatori sperano di rintracciare elementi utili nei due smartphone. La famiglia di Raluca, intanto, sta prendendo accordi per il rientro della salma in Romania, dove vorrebbe fosse celebrato il funerale della 31enne, originaria di Galati. La Mobile di Aosta ha ricostruito diversi indizi a carico di Falloni. L’uomo, il giorno in cui la 31enne è stata uccisa, le ha telefonato alle 18.20. Le telecamere del palazzo in cui è morta Elena, appena fuori dal centro di Aosta, lo hanno ripreso sempre alle 18.20 di sabato: parlava al telefono e poi è entrato nello stabile. Aveva probabilmente fissato un incontro con la vittima.

È uscito 35 minuti dopo, con in mano un borsone pieno. Proprio in quei 35 minuti il 36enne secondo la Polizia avrebbe ucciso Elena "con l’aggravante della crudeltà". Il borsone invece è lo stesso che gli agenti hanno trovato nel taxi diretto a Nus, pieno di soldi. Resta da capire se quei soldi fossero di proprietà dell’uomo oppure sottratti alla donna. In quel caso, per gli inquirenti il movente potrebbe essere una rapina degenerata in omicidio. Ma ancora l’arma manca all’appello.

cla.cap