
Il danno e la beffa. E’ ciò di cui si sentono vittima un centinaio di persone che hanno visto sparire la bicicletta che avevano parcheggiato nei pressi della stazione ferroviaria nei giorni Comics. “L’ordinanza, sintetizzata nella segnaletica, parlava di divieto di sosta con rimozione a partire dal primo novembre. Invece - ci segnala un lettore - , le bici sono state rimosse il 31 ottobre. Capire poi dove erano finite non è stata cosa semplice. Abbiamo telefonato all’Urp che non ne sapeva niente e ci ha dirottato ai vigili urbani i quali, dopo un’attesa di dieci minuti, non hanno saputo fornirci risposte al riguardo. Tramite un tam tam via social siamo venuti a sapere che si trovavano al Blefari. E che per ritirarle dovevamo pagare 20 euro per il deposito e 42 euro di multa. Una cifra che in molti casi supera il valore stesso di quelle bici“.
Si apre anche un punto interrogativo: come viene accertato che colui che si presenta è davvero il proprietario della bicicletta che indica come sua? “Ci pare una situazione mal gestita - così il nostro lettore - e che ha creato non pochi disagi a pendolari, studenti e disabili proprietari dei mezzi a due ruote. Che oltretutto si trovano ora a dover pagare 62 euro per riavere la bici. Sempre che ci riescano. Pare infatti che il Blefari abbia in custodia solo una parte delle bici, e che le altre siano in chissà quale deposito del Comune. Nessuno ne sa di più. Siamo costretti a una snervante caccia al tesoro che per premio avrà... una multa“.