
I quattro ciclisti accolti all’arrivo della prima tappa in piazza San Martino
Sono arrivati a Lucca accolti da fragorosi applausi i quattro ciclisti protagonisti de “La Ricerca sui Pedali”, la pedalata solidale ideata per sostenere la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica – FFC Ricerca e promuovere la campagna nazionale “Una cura per tutti”.
Giunta alla sua quinta edizione, l’iniziativa percorrerà per la prima volta l’itinerario Firenze–Genova (dal 19 al 22 maggio), e ieri ha fatto tappa proprio a Lucca, con arrivo in piazza Antelminelli.
A compiere l’impresa sono quattro amici uniti dalla passione per la bicicletta e da esperienze personali legate alla fibrosi cistica: Oronzo De Tommaso, padre di una ragazza affetta da FC e ideatore del progetto; Virginia Fiori e Rosario Grasso, che convivono con la malattia; e Roberto Cau, volontario e sostenitore della causa.
Conosciutisi grazie all’impegno condiviso nella FFC Ricerca, hanno deciso anni fa di mettere insieme le forze per dare vita a qualcosa di più grande: diffondere un messaggio di speranza pedalando lungo le strade d’Italia e raccogliere fondi per la ricerca.
Ad accoglierli a Lucca c’erano i volontari della Delegazione FFC Ricerca locale, affiancati da alcuni studenti e insegnanti del Liceo Artistico A. Passaglia, protagonisti di un momento di sensibilizzazione e partecipazione attiva. Ad attendere i ciclisti anche una delegazione dei Lions Host e Lions Le Mura, Leo Club Lucca, Federciclismo e i volontari della Croce Rossa Italiana del Comitato di Lucca, a conferma del forte legame tra il territorio e le iniziative solidali.
“E’ un’esperienza molto stancante e molto intensa - ha commentato Virginia Fiori - Oltre alla fatica fisica è difficile anche dover mettere a nudo parte della propria vita privata. Riceviamo però tanto affetto dalle persone che incontriamo in ogni tappa, e questo ci ripaga. Con questo evento cerco di dare speranza agli altri, proprio come fecero con me in passato. Un dovere sociale e morale“.
“Il nostro obiettivo è quello di informare la popolazione su questa malattia e far capire quanto è importante sostenere la ricerca - ha aggiunto - De Tommaso - Puntiamo tutto sui giovani“.
La giornata si è conclusa con la cena di beneficenza a INPASTI, che ha fatto registrare il tutto esaurito in pochi giorni.
Giulia Prete