Iure sanguinis, crescono i numeri delle richieste e il Comune di Lucca decide di allungare i tempi di risposta. Negli ultimi anni l’ufficio di stato civile del Comune di Lucca ha registrato un forte aumento delle pratiche e delle trascrizioni di atti per ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis, vale a dire quella riconosciuta a stranieri sulla base della presenza di avi italiani: in particolare questo numero di richieste è raddoppiato dal 2021 al 2022 e il trend di quest’anno continua ad essere in fortissima crescita. Dalle 0 pratiche trattate dall’Ufficio Anagrafe nel 2000, si è arrivati alle 102 dello scorso anno e quest’anno, nei primi sei mesi, se ne contano già 82. Le richieste arrivano soprattutto dal Sud America (Brasile in cima), dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna. Nel 2017 i “lucchesi“ residenti in Brasile erano 2609, e nel 2023 sono già 3803.
Un boom di richieste che, a livello nazionale, nasconde spesso un vero e proprio business. Motivo per cui si cerca di correre ai ripari. Il carico di lavoro e la pressione che ne derivano sull’ufficio sono notevoli. Attualmente il procedimento si conclude entro 30 giorni dalla richiesta, mentre la stessa pratica viene perfezionata dai consolati italiani all’estero in 730 giorni, peraltro a pagamento. La giunta comunale, considerata la situazione di estrema delicatezza e le raccomandazioni pervenute ai Comuni sia dal Ministero dell’Interno che da quello degli Affari esteri relative alla necessità di prestare la massima attenzione nel rilascio di questa tipologia di atti, ha deciso di portare a 180 giorni il termine per la conclusione dell’iter con cui rilasciare il riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis e per la trascrizione di atti legati a questo procedimento, peraltro in linea con la maggior parte dei Comuni italiani.
"Il governo– dichiara l’assessore ai Servizi demografici Moreno Bruni – ha invitato alla cautela, anche perché si assiste addirittura alla contraffazione dei documenti da parte di persone che vogliono ottenere la cittadinanza italiana. Al di là di certi casi limite, sicuramente abbiamo assistito anche a Lucca all’impennarsi delle richieste di questo tipo negli ultimi anni, soprattutto a partire dal 2021. Quindi, come prevede la legge, abbiamo ritenuto opportuno aumentare il tempo a disposizione degli uffici per chiudere queste specifiche pratiche di riconoscimento della cittadinanza. Più tempo a disposizione consentirà agli addetti di lavorare con maggiore serenità, prendendosi il tempo necessario per eventuali approfondimenti che si dovessero rendere necessari, senza togliere tempo alle altre pratiche quotidiane di stato civile".